Anche il Team Katusha svela la rosa per la prossima stagione. Saranno ventinove gli atleti che gareggeranno con la formazione russa, presentati durante un evento appositamente organizzato a Calpe, in Spagna.
Confermati tutti i capitani. Joaquin Rodriguez sarà ancora una volta l’ago della bilancia attorno al quale far quadrare i conti: niente Giro d’Italia per il corridore murciano, bensì Classiche, Tour de France e Vuelta a Espana. Cercando di riscattare una stagione al di sotto delle sue aspettative, Purito avrà poi nel Mondiale di Richmond, negli Stati Uniti, l’ultimo grande appuntamento stagionale.
Se Rodriguez sarà il punto di riferimento quando la strada sale, Alexandre Kristoff lo sarà per i grandi sprint: dopo l’exploit di quest’anno – con la prestigiosissima affermazione alla Milano-Sanremo – il norvegese sarà chiamato alla consacrazione in questa stagione, che avrò ancora in Sanremo, Fiandre e Roubaix le mete da centrare.
Tre, infine, gli italiani presenti: gli esperti Luca Paolini e Giampaolo Caruso, con quest’ultimo che ha appena vissuto una delle più positive stagioni della sua carriera, ed il neo arrivato Jacopo Guarnieri, che cercherà di trovare più spazio di quanto ne abbia avuto nel Team Astana.
Questo l’elenco completo dei corridori: Maxim Belkov, Sergei Chernetckii, Vladimir Isaychev, Pavel Kochetkov, Alexander Kolobnev, Dmitriy Kozonchuk, Viacheslav Kuznetsov, Sergey Lagutin, Aleksandr Porsev, Egor Silin, Iurii Trofimov, Alexey Tsatevich, Eduard Vorganov, Anton Vorobyev, Ilnur Zakarin, Joaquim Rodriguez, Daniel Moreno, Angel Vicioso, Alberto Losada, Jacopo Guarnieri, Giampaolo Caruso, Luca Paolini, Alexander Kristoff, Sven Erik Bystrøm, Tiago Machado, Gatis Smukulis, Simon Špilak, Rüdiger Selig e Marco Haller.
Il general manager Viacheslav Ekimov afferma di voler puntare molti in alto – consapevole che l’organico è stato rinforzato in maniera significativa (significativo, a tal proposito, l’arrivo del portoghese Tiago Machado, importante spalla per Rodriguez)- sfruttando però, quest’anno più che mai, l’apporto dei corridori russi, soprattutto per il fatto che si tratta di un anno preolimpico in cui cercare di costruire qualcosa di positivo per la nazione russa.
Presentata, infine, la nuova divisa ufficiale.