Leonardo Bertagnolli, Simone Boifava, Diego Caccia, Enrico Franzoi, Marco Frapporti, Omar Lombardi, Fabrizio Macchi (paralimpico), Marco Marcato, Andrea Masciarelli, Francesco Masciarelli, Simone Masciarelli, Daniele Pietropolli, Morris Possoni, Filippo Pozzato, Alessandro Proni, Michele Scarponi, Francesco Tizza, Giovanni Visconti, Ricardo Pichetta, Andrea Vaccher, Mauricio Ardila (Col), Volodymyr Bileka (Ucr), Borut Bozic (Slo), Maxim Gourov (Kaz), Vladimir Gusev (Rus), Valentin Iglinskiy (Kaz), Sergei Ivanov (Rus), Vladimir Karpets (Rus), Aleksander Kolobnev (Rus), Dimitri Kozontchuk (Kaz), Roman Kreuziger (R. Ceca), Denis Menchov (Rus), Evgeni Petrov (Rus), Yaroslav Popovych (Ucr), José Rojas (Spa), Ivan Rovny (Ucr), Egor Silin (Rus), Alexandre Vinokourov (Kaz).
Sono questi i trentotto nomi che comparirebbero tra le 550 pagine dell’Inchiesta di Mantova relativa al dottor Michele Ferrari, noto come Dottor Mito, e alle consulenze che forniva a molti atleti. Dalle recenti novità sul caso Alex Schwazer al mondo ciclistico, ancora una volta, il passo è stato molto breve. Intorno al medico sportivo più discusso degli ultimi anni, il cui nome è indissolubilmente legato al caso Lance Armstrong, continuano a piovere nuove rivelazioni. E’ la Gazzetta dello Sport a portare alla luce quel giro di loschi affari – doping ed evasione fiscale sono soltanto alcune delle accuse contestate – di cui purtroppo si sta macchiando una parte dello sport.
Intercettazioni risalenti al biennio 2010/2011, nonché amare rivelazioni del già squalificato Danilo Di Luca, comproverebbero il legame dei corridori sopra citati con lo specialista. Accanto a nomi già noti in passato, come Scarponi, Pozzato o Visconti, ad assolutamente insospettabili come Alessandro Proni e ad atleti già scontanti squalifica come Roman Kreuziger, certamente spicca la presenza di Alexandre Vinokourov. Il campione olimpico di Londra 2012, già squalificato in passato per positività ad un controllo antidoping, risulterebbe in stretti legami con Ferrari e, dell’attuale squadra di cui è il massimo dirigente, la Astana, molti sono i corridori che ne avrebbero seguito le sue orme ( gli inquirenti appaiono sicuro nell’affermare che il medico italiano giunse anche nel ritiro del team a Montecatini lo scorso anno).
Bisogna però sottolineare che il folto gruppo italiano presente ora nel team kazako, compreso il capitano Vincenzo Nibali, è assolutamente estraneo alla vicenda. Certo è che la situazione della squadra sembra piuttosto compromessa: si aspettava per la giornata odierna la decisione dell’Uci in merito alla licenza WorldTour per la prossima stagione, ma pare che la decisione sia destinata ad un nuovo rinvio.
AGGIORNAMENTO ORE 21.45: La Astana Pro Team riceva la licenza WorldTour per la stagione 2015. Quella che sembrava dunque una situazione compromessa, finisce per raddrizzarsi grazie alla gran p arte dei l team che ha mostrato la più completa estraneità a qualsiasi vicenda doping. Vincenzo Nibali e compagni possono dormire sogni tranquilli e pensare finalmente alla prossima stagione.