Si è finalmente delineato nella tarda serata di ieri il quadro delle licenze WorldTour e Professional relative alla prossima stagione.
Dopo la già annunciata promozione dei giorni scorsi della Svizzera IAM Cycling, ciò che tutti attendevano era la risposta in merito alla questione Astana. Ieri sera l’Uci ha sciolto ogni dubbio e ha iscritto ancora nella massima serie la formazione kazaka, premiando così la “riorganizzazione interna” che il team ha fatto in materia antidoping, sottolineando però la necessità di verificare passo dopo passo le misure previste.
Erano le 21.42 quando il team ha twittato: “Astana Pro Team è felice ed orgogliosa di annunciare di aver ricevuto la licenza WT per la stagione 2015“. I capitani Vincenzo Nibali – che si è sempre dichiarato tranquillo a tal proposito – e Fabio Aru, possono così serenamente lavorare in vista della prossima annata.
Chi non ce la fa è purtroppo la Europcar. I timori della vigilia erano fondati e, a causa di mancate risorse finanziarie, la formazione di Jean René Bernadeau non potrà iscriversi nella massima serie del ciclismo, trovandosi perciò costretta a tornare nella serie Professional dopo appena un anno tra le big.
Il WorldTour 2015 sarà dunque a 17 squadre, con la Lampre-Merida unica rappresentante italiana dopo la fusione Cannondale-Garmin.
Tra le Professional, infine, ha ricevuto il via libera l’italiana Yellow Fluo / Neri – Alé, la cui licenza era in sospeso. La conferma quindi è giunta, ma a condizione che il team guidato da Luca Scinto e Angelo Citracca si sottoponga a controlli rinforzati della Cycling Anti-Doping Foundation e che l’Uci verifichi di volta in volta l’effettiva adozione delle misure antidoping annunciate. Ancora in sospeso, invece, la decisione sulla danese Cult Energy, che sarà chiamata a presentare nuova documentazione entro il 15 dicembre.
Nella seconda categoria, già confermate senza alcun problema di sorta le italiane Androni-Venezuela, Bardiani-Csf e Fantini-Nippo.