La mancata assegnazione della licenza WorldTour 2015 alla Europcar, e la conseguente retrocessione al rango di Professional, ha portato non poche conseguenze negative alla compagine francese.
Nonostante il problema sia stato solamente di natura economica (un misero 5% è mancato per arrivare alla copertura finanziaria richiesta dall’Uci), il regolamento impone, in questo come negli altri casi, che i corridori, di certo non responsabili del declassamento di categoria, possano essere liberi di svincolarsi e di accasarsi in ogni altra squadra.
Il team diretto da Jean René Bernadeau, il cui main sponsor lascerà definitivamente al termine della prossima stagione, rischia così di veder partire i propri capitani. Se, per ora, Thomas Voeckler e Pierre Rolland non hanno ancora lasciato trapelare nulla circa le loro intenzioni per il futuro, chi parla è invece il giovanissimo velocista Bryan Coqard.
Intervistato dal quotidiano L’Equipe, il ventiduenne sprinter ha dichiarato come sia sua intenzione rimanere nella squadra transalpina ancora per un anno, soprattutto per acquisire quell’esperienza in più che gli permetterebbe di fare il salto di qualità che da lui ci si aspetta. La sua stagione avrebbe dovuto iniziare subito a gennaio con il Tour Down Under, prima prova del calendario WorldTour in cui la Europcar sarebbe stata ammessa di diritto. La retrocessione imposta dall’Uci ha costretto i francesi a rinunciare alla gara australiana, imponendo all’argento nell’omnium a Londra 2012 di rinviare il suo debutto all’Etoile de Besseges, breve corsa a tappe in patria, che fungerà dunque da test di rifinitura in vista dei Campionati del Mondo su Pista, valevoli anche come biglietto di qualificazione per i Giochi Olimpici di Rio 2016.
La seconda parte di stagione sarà poi finalizzata ad ottenere uno dei nove posti della sua squadra per il Tour de France, probabilmente l’unico Grand Tour a cui la formazione francese prenderà parte, quasi certamente certamente invitata in quanto Professional di casa.
Terminata la stagione 2015, Coqard poi non nega che le strade con l’attuale formazione potrebbero separarsi. Alle “condizioni attuali”, con il team che chiuderà i battenti se non dovesse presentarsi un nuovo sponsor, “pensare un po’ al futuro”, al 2016, sarà il minimo, per cui saranno attentamente valutate le proposte che gli sono già state fatte e quelle che verranno da altri club.