Alexandre Vinokourov è un fiume in piena . Il numero uno dell’Astana Pro Team si confessa al portale nazionale Time, commentando e difendendosi dai fatti di cronaca sportiva ed extrasportiva che hanno riguardato la sua squadra negli ultimi tempi.
L’attuale campione olimpico di ciclismo su strada di Londra 2012 non ha evidentemente digerito il caos mediatico che si è creato attorno alla sua squadra all’indomani dei casi di doping che hanno coinvolto alcuni atleti kazaki (i fratelli Iglinsky più tre casi nel team Continental, ora sospeso). La licenza WorldTour per la prossima stagione è stata a forte rischio e, ora che tutto si è concluso nel migliore dei modi, il team manager dell’attuale formazione capitanata da Vincenzo Nibali ha modo di togliersi alcuni sassolini dalla scarpa.
Sottolineando come attorno alla squadra si sia creato molto “rumore”, tanto che era impossibile commentare tutti i rumors che giungevano e si è preferito piuttosto concentrarsi sulla decisione dell’Uci, l’ex vincitore di una Vuelta a Espana prende di mira la stampa europea, accusata di voler “distruggere” la sua squadra. E attacca la stampa italiana, in particolare, che si è soffermata sui presunti rapporti dell’ormai famigerato dottor Michele Ferrari con il team, nonostante lo stesso medico sportivo avesse negato ogni legame con lo stesso.
Aggiungendo, inoltre, come i due migliori corridori italiani per le corse a tappe – Vincenzo Nibali e Fabio Aru – corrano in Astana, e ben venti componenti del team tra atleti e staff sono azzurri, Vinoukurov si chiede come mai questa cosa non vada giù agli italiani. “Un italiano vince la più importante corsa a tappe e tutti vanno contro il team: dov’è la logica?“, si chiede perplesso.
Infine chiude dicendosi convinto che il prossimo anno l’Astana avrà l’occasione di dimostrare per l’ennesima volta di vincere “onestamente”.
Chiudendo la faccenda legata al dottor Ferrari, diciamo che lo stesso, raggiunto da un giornalista francese di France 2, scansando prontamente i microfoni, ha avuto solo la forza di affermare con decisione come non abbia mai allenato Vincenzo Nibali e come a quel famoso ritiro di Montecatini del novembre 2013 egli non avesse mai fatto parte.