L’annuncio di Roma quale candidata per le Olimpiadi del 2014 non ha certamente lasciato impassibili gli stessi sportivi italiani, quelli il cui ambizioso compito è di provare a costruire in dieci anni un progetto vincente in termini di prestazioni.
Anche il mondo del ciclismo è intervenuto, pertanto, nel dibattito relativo alla candidatura della capitale promossa dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal Presidente del Coni Giovanni Malagò. Il primo ad intervenire è stato il commissario tecnico della nazionale italiana di Ciclismo su strada, Davide Cassani, il quale ha manifestato tutta la sua approvazione per questa decisione intrapresa. Sostenendo come con le “paure” non si vada da nessuna parte (paure che fenomeni di corruzione, di cui il paese è ultimamente stato investito, possano verificarsi anche in vista di Roma 2024), l’ex commentatore tecnico Rai invita a proseguire nell’opera di promozione dell’evento, convinto che, se le cose si fanno nella maniera giusta, all’Italia “può far solo bene”.
Dal ct al numero uno della Federciclismo italiana, Renato Di Rocco. Intervenuto anch’egli sulla questione, il Presidente dell’Italciclismo ha sottolineato come lo sport sia un “linguaggio universale” e il villaggio olimpico costituisce di fatto l’unico esempio al mondo in cui migliaia di ragazzi non “soffrono” di disuguaglianze razziali, linguistiche o religiose, ma vivono nel rispetto dei valori che la società dovrebbe avere come modello. Per cui è fortemente auspicabile investire sullo sport.
Intervenuto al Giro d’Onore 2014, Di Rocco ha inoltre definito la candidatura un “atto di coraggio” e si è detto convinto che il nostro Paese ce la possa fare: quando abbiamo avuto l’onore e l’onere di organizzare un grande evento sportivo – si vedano i recenti Campionati del Mondo di Ciclismo su strada di Toscana 2013 – abbiamo sempre ben figurato e dimostrato le nostre potenzialità, sostiene.
E sulle eventuali gare di ciclismo conclude: Firenze ha appena ospitato la rassegna iridata, Verona e Varese l’hanno fatto in anni recenti, per cui proprio a Roma spetterebbe il compito di mostrarsi al mondo, accompagnata dal fascino delle sue bellezze storiche di certo senza eguali.