27 dicembre: Capodanno si avvicina, e con esso il tempo dei bilanci. E allora ecco i numeri di mondiali.net sulla nostra serie A, giunta alla 16esima di campionato prima della pausa natalizia.
Rispetto all’anno scorso, niente di nuovo sul fronte capolista: il dualismo tra Juventus e Roma è lo stesso di 365 giorni fa. La squadra rivelazione è finora la Sampdoria di Mihajlovic e dell’eclettico presidente Ferrero: +10 punti rispetto all’anno scorso, 27 contro i 17 di fine 2013.
Il simbolo assoluto della rinascita, fisica e psicologica, dei blucerchiati è Stefano Okaka. Cresciuto nella Roma, dopo una lunga serie di prestiti (Modena, Brescia Fulham, Parma e Spezia), con l’approdo a Bogliasco l’attaccante italo-nigeriano ha trovato grande continuità: media voto del 6.25, 3 gol e 1 assist.
Al secondo posto della classifica “dei progressi”, c’è la Lazio, che ha migliorato di sette punti il rendimento rispetto a un anno fa. Tra gli uomini di Pioli manca la vera sorpresa (anche se fin qui i nuovi acquisti Parolo, Basta e Djordjevic hanno confermato le promesse), ma a Formello c’è un altro Stefano, Mauri, che l’anno scorso non giocava e che oggi è già a quota 6 gol in A.
Al terzo posto c’è l’altra genovese: il Genoa di Gian Piero Gasperini ha un ruolino di marcia, che solo le ultime due sconfitte hanno leggermente appannato. Il migliore del Grifone è sicuramente Alessandro Matri, che ha già marcato sei volte il tabellino, servendo anche tre assist: per lui una bella fantamedia del 7.25.
Nell’elenco delle delusioni figura, prima fra tutte, il Parma di Donadoni. Dopo la cocente esclusione dall’Europa League e con una delicata situazione societaria, i ducali hanno perso 13 punti rispetto all’anno scorso: per ora un misero bottino di 6 punti, le uniche vittorie raccolte contro Chievo e Inter.
Emblema delle difficoltà gialloblù è il portiere Antonio Mirante. Fino all’ultima stagione il portiere napoletano era una sicurezza per le Magic-squadre; quest’anno ha subito 30 gol in 13 partite, ha una media del 5.73 e con un complessivo -31 è il giocatore che ha totalizzato più malus tra tutti quelli del listone.
Altra delusione anche per l’Inter: -8 rispetto a dodici mesi fa, a riprova della fallimentare gestione Mazzarri che ha spinto la società a richiamare Mancini. A mancare sono stati soprattutto i gol di Palacio.
L’attaccante argentino, che aveva scatenato l’asta di tanti fantallenatori, ha deluso alla grande: i nove gol dell’anno scorso sono un pallido ricordo rispetto all’unico di quest’anno, segnato tra l’altro nell’ultima contro la Lazio.
Per il Trenza ex Boca e Genoa, una media che si assesta sul 5.58 e anche un rigore sbagliato. Meno otto punti rispetto all’anno scorso anche per il Napoli (che però è terzo e fresco vincitore della Supercoppa) e soprattutto per l’Hellas Verona.
L’anno scorso la squadra di Mandorlini fu tra le sorprese del campionato e sfiorò anche l’Europa. I suoi giocatori migliori, Jorginho e Iturbe, sono emigrati verso altri lidi, ma hanno sostanzialmente deluso le aspettative.
Il primo a Napoli ha una media del 5.5 (661’ giocati), ben altra cosa rispetto alle prime sedici del campionato scorso quando Jorginho, grazie anche al fattore rigori, segnò 7 reti. L’attaccante argentino sbarcato a Roma ha una media del 5.81 e un solo gol all’attivo, contro i 3 gol e un assist del 2013.
Anche su queste statistiche converrà ragionare, in vista dell’asta di riparazione di gennaio.