Il 2014 sta per andare in cantina, ma ancora una volta il bilancio per la pallavolo italiana è davvero positivo. L’anno che si va concludendo ha visto la FIP (Federazione Italiana Pallavolo) molto impegnata nell’organizzazione di ben tre eventi internazionali: i Mondiali Femminili, le finali di World League e gli Europei di Beach Volley.
Il presidente federale Carlo Magri ha tracciato un resoconto dell’anno che va concludendosi. Chiara la soddisfazione del numero 1 della federazione: gli eventi hanno regalato tanta visibilità a tutto il movimento pallavolistico italiano e ha dimostrato che, a livello di pubblico, il volley è molto seguito nel nostro Paese.
Lo testimoniano, prosegue il presidente, i milioni di spettatori in tv per i Mondiali femminili e le centinaia di migliaia di appassionati che hanno affollato e colorato le tribune dei palazzetti di tutta la penisola italiana.
Il punto più alto ed emozionante è stato ovviamente raggiunto con l’avventura mondiale delle Azzurre di Marco Bonitta, che hanno sfiorato un’impresa che sarebbe stata leggendaria, finendo ai gradini del podio dopo una cavalcata straordinaria che le ha viste trionfare nei gironi di tutte e 3 le fasi prima di arrendersi al cospetto della Cina prima e del Brasile poi.
Magri però ricorda anche l’indimenticabile esibizione degli Azzurri al Foro Italico, sotto il cielo di Roma, e il bel bronzo raggiunto dai ragazzi di Mauro Berruto nelle finali di World League (disputate anch’esse su suolo italiano, a Firenze): un bronzo conquistato da Zaytsev e co. lottando punto su punto in un crescendo di grinta ed emozioni.
Una menzione d’obbligo anche per Daniele Lupo e Paolo Nicolai, che hanno conquistato il primo storico europeo maschile di beach volley: nella finale di Quartu Sant’Elena i due “ragazzi della sabbia” hanno trionfato contro la coppia lettone Samoilovs-Šmēdiņš.
Certo, i Mondiali maschili in Polonia sono stati un momento non proprio esaltante per la Nazionale azzurra, conclusi con l’eliminazione nella seconda fase. Magri è però convinto che sia stato trattato solo di un passaggio a vuoto sulla strada di un progetto che punta dritto verso Rio 2016.
Tra muri, drop e lungolinea il volley italiano è pronto a ripartire il prossimo anno con l’ambizione di confermarsi grande potenza del movimento pallavolistico mondiale.