Come se la passa il basket italiano? A giudicare dai numeri della serie A e dal bilancio in Eurolega, si può dire abbastanza bene: l’EA Milano ha passato indenne i gironi, e si prepara a rappresentare l’Italia nella Top16; il campionato pare molto avvincente, visto che tra le capolista Milano e Venezia e la nona piazza di Varese ci sono solo 8 punti e ben 6 squadre.
Questa sera la Nazionale femminile farà il debutto nel torneo di Schio (VI), triangolare che le vedrà opposte prima alla Russia e poi alla Romania. Per le ragazze di coach Ricchini sono gli ultimi appuntamenti dell’anno, poi appuntamento al 4 maggio per preparare l’EuroBasket Women 2015 che si giocherà tra Romania e Ungheria dall’11 al 28 gennaio.
La grana più grande della pallacanestro nostrana riguarda, però, il controverso rapporto tra Daniel Hackett e la Nazionale. DH è indubbiamente uno dei cestisti italiani più forti in circolazione. Lo dimostra il fatto che sia stato uno dei trascinatori dell’Olimpia Milano alle Top16 di Eurolega.
Peccato che non si possa dire lo stesso per la Nazionale a spicchi: Pianigiani dovrà attendere il 12 aprile, giorno in cui scadrà la squalifica che la Federazione ha comminato al talentuoso play/guardia di Forlimpopoli dopo la “fuga” dal ritiro azzurro di Trieste della scorsa estate.
Nel frattempo, a Parigi sono stati stilati calendario e gironi dell’Europeo 2015, per capirci quello itinerante che si svolgerà tra Germania, Lettonia, Croazia e Francia: l’Italia è stata inserita nel difficile gruppo B le cui gare si disputeranno a Berlino, insieme a padroni di casa, Spagna, Serbia, Turchia e Islanda.
Si spera che l’affaire Hackett-Nazionale si risolva ben prima del 5 settembre 2015, data d’inizio della manifestazione, per consentire a DH di allenarsi e fare faville anche con l’Italia. I segnali del disgelo comunque ci sono tutti, e sono venuti proprio dal giocatore forlivese.
Nei giorni scorsi, dopo 4 mesi di silenzio, Hackett ha manifestato il desiderio di riabbracciare la Nazionale e i suoi compagni, mettendosi alle spalle tutto quello che è stato, polemiche e fatti compresi. Una mano tesa che per ora tuttavia resta sospesa: la Federazione non si è ancora espressa ufficialmente.
La sensazione che hanno gli addetti ai lavori è che alla fine la pacificazione avverrà. In barba però alle regole e alle rigidità che avevano provocato la dura sanzione di settembre. Qualcuno mugugna: possibile che debba finire “a tarallucci e vino”, solo perché un giocatore è forte e potrebbe servire tecnicamente e umanamente alla squadra?