Altro che pace! I postumi di Napoli-Juventus sono sotto gli occhi di tutti; dal polemico tweet di De Laurentiis alle dichiarazioni sardoniche di Benitez, il posticipo di domenica ha lasciato pesanti strascichi. Malafede o incompetenza, sono gli anatemi che i partenopei hanno lanciato contro la direzione di Tagliavento, reo insieme alla terna di non aver fischiato il fuorigioco sul gol di Caceres del 2-1.
In merito alla vicenda, ieri sera è arrivata la reazione decisa del presidente dell’Aia Marcello Nicchi. Secondo il numero uno dell’Associazione Italiana Arbitri, ha sottolineato la superficialità istintiva delle parole di fuoco pronunciate dal patron napoletano.
Intervenuto al Processo del lunedì, Nicchi si è mostrato dispiaciuto per il comportamento di De Laurentiis, perché ogni dichiarazione sopra le righe rischia di generare secondo lui un clima di violenza e di avvelenare il campionato.
Il presidente Aia non intravede motivi per dover fermare Tagliavento (che nel frattempo pare sia stato denunciato dall’avvocato del Napoli Calcio, Morra, con l’accusa di frode sportiva). Per un fuorigioco «grande come un pacco di sigarette» non si può scatenare una polemica così veemente, ha proseguito.
Sul misfatto in questione, il gol di Caceres, Nicchi ha concluso dicendo che la decisione era comunque difficilissima per l’assistente; «nessuno in campo ha osato dire niente, per tutti il gol era regolare. Era una chiamata difficile sulla quale l’arbitro non c’entra niente».
Sarà servito a stemperare gli animi? Non si sa. Di certo Napoli-Juventus non è finita domenica, col triplice fischio finale.