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Sono state ufficialmente presentate le maglie ufficiali del Giro d’Italia 2015. Al GazzaLook Lounge, spazio riservato a Firenze all’interno dell’esposizione di Pitti Uomo, Cristina Chiabotto, madrina della Corsa Rosa, ha svelato a tutti gli appassionati le divise che contraddistingueranno i vincitori delle varie classifiche.
Le maglie (realizzate da Lebole e Santini): rosa per il vincitore della classifica generale (ancora una volta lo sponsor sarà Balocco); azzurra per il leader dei Gran Premi della Montagna (sponsor Banca Mediolanum); rossa per la classifica a punti (sponsor Algida); bianca per il miglior giovane (sponsor Eurospin).
Il Giro d’Italia punta ad essere anche nella prossima edizione uno degli eventi chiave per diffondere le bellezze del nostro Paese nel mondo: ben 11 milioni di persone che seguono l’evento lungo il percorso, altri diciotto attraverso i mezzi televisivi, 171 Paesi del mondo collegati in diretta e ben 4000 testate interessate alla manifestazione sono soltanto alcuni dei numeri che testimoniano il successo che riscuote annualmente il Giro.
Come sottolinea anche il Direttore Generale di RCS Pubblicità Raimondo Zanaboni, infatti, il prestigio di cui gode la seconda gara a tappe più importante è di “livello internazionale” e, aggiunge Andrea Monti, Direttore della Gazzetta dello Sport, il Giro rappresenta quel “colpo di pedale” di cui l’Italia ha bisogno per uscire dal difficile momento che sta vivendo.
VUELTA AL TACHIRA, L’ORA DI GALVIZ. Ancora un timbro italiano alla Vuelta al Tachira 2015. Dopo le due vittorie firmate dal baby Jakub Mareczko (Southeast), ecco un successo dell’altra squadra italiana presente in Sudamerica, la Androni-Venezuela: Carlos Galviz, infatti, si aggiudica la prima tappa di montagna della corsa, quella con arrivo a San Juan de Colon.
Doppietta per il team di Gianni Savio, che piazza in seconda posizione Jackson Rodriguez, mentre al terzo posto arriva Juan Murillo. Con la vittoria odierna Carlos Galviz conquista anche il primato provvisorio in classifica generale.
