A volte i miracoli si danno appuntamento nello stesso posto, nello stesso giorno, quasi nella stessa ora, e decidono di combinarne di cotte e di crude. Ieri, per una strana combinazione astrale, i miracoli sono calati in massa sul calcio inglese, e hanno dato vita a un sabato da panico. Scenario dei misfatti: la FA Cup. Vittime eccellenti: le grandi d’Inghilterra.
A cominciare dal Chelsea di José Mourinho, che a casa propria si fa rifilare un clamoroso poker dal Bradford (squadra di League One inglese, la nostra Lega Pro) dopo essere andato sul doppio vantaggio. A Stanford Bridge finisce addirittura 2-4!
Eppure Cahill di tacco al 21’ e Ramirez al 38’ l’avevano messa in discesa per il Blues, avviati a chiudere in fretta la pratica. E invece, prima dell’intervallo è arrivato la sassata di Stead a mandare in visibilio i tifosi dei Bantams. Poi nella ripresa succede l’impensabile: i giallorossi pareggiano con Morais al 71’, sorpassano con Halliday all’82’ e sentenziano con Yeates al 93’ una vittoria che entrerà nella leggenda.
Mourinho, con grande stile, a fine gara va nello spogliatoio ospite e si complimenta con gli avversari; ma è inevitabile che la vergogna calata su Stamford Bridge spingerà il portoghese a farsi sentire tra i suoi.
Va fuori anche l’altra grande della Premier, il Manchester City di Pellegrini, che all’Etihad si fa battere dal glorioso Middlesbrough (che milita ora nel The Championship): di Bamford e Garcia Martinez le reti che decidono la gara.
Per la squadra di Pellegrini è la seconda eliminazione consecutiva in FA Cup subita per mano di una squadra del Championship. I Light Blues dovranno riprendersi alla svelta, visto che questo è stato il secondo ko di fila.
A completare il crollo delle prime tre della classe ci pensa il Southampton di Pellé, che perde in casa 2-3 contro il Crystal Palace. I Saints erano andati in vantaggio proprio con un gol dell’attaccante della Nazionale italiana, poi il pareggio di Chamakh all’11’. Autorete di Dann e nuovo vantaggio per gli uomini di Koeman, poi Sanogo e ancora Chamakh ribaltano la partita a favore dei Glaziers.
Va fuori pure il Tottenham, che perde 1-2 contro il Leicester fanalino di coda in campionato: al rigore degli Spurs trasformato da Townsend rispondono nei minuti finali le Foxies con Ulloa all’83’ e Schlupp al 91’.
Un’altra squadra a uscire con le ossa rotta dal quarto turno di FA Cup è lo Swansea, che perde 3-1 contro il Blackburn: a Sigurdsson al 21’ risponde immediatamente Taylor al 23’. I gallesi finiscono la partita in 9 e Gestede e Conway finiscono per esaltare i Rovers.
Vincono in trasferta WBA, 2-1 a Birmingham, e Reading, 2-1 a Cardiff. Andranno al replay match Sunderland-Fulham 0-0 e Preston-Sheffield Utd 1-1. E anche un’altra big: il Liverpool. I Reds dovranno ripetere la partita con il Bolton di Gudjohnsen e dell’ex Emile Heskey, che ad Anfield ha alzato le barricate e costretto Borini e co. ad altri 90’ per giocarsi la qualificazione.