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Mexes, cos’hai fatto? Djordjevic-crac, stagione a rischio

Il primo anticipo serale del girone di ritorno è andato, come si sa, alla Lazio di Stefano Pioli che, al termine di una prestazione arrembante e convincente, ha portato a casa tre punti fondamentali per la rincorsa all’Europa: il 3-1 al Milan inzaghiano vale doppio, viste le ambizioni europee che anche i rossoneri avevano prima del match.

Ora la partita di Coppa Italia di martedì sarà il banco di prova decisivo per Pippo Inzaghi: un risultato negativo potrebbe significare esonero.

La partita di ieri ha vissuto comunque di due episodi significativi, che riguardano vicendevolmente le fortune dell’una e dell’altra squadra.

In casa Milan bisognerà fare i conti con la maxi stangata in arrivo per Philippe Mexes, protagonista dell’assurda scenata di fine partita quando, dopo un calcetto veniale di Mauri, ha reagito malamente.

Dopo il rosso ricevuto da Mazzoleni, il francese è esploso in un vero raptus di follia calcistica, aggredendo il capitano biancoceleste e incravattandolo letteralmente con il braccio. Mexes è stato poi allontanato a forza dai suoi compagni di squadra e a fine partita ha rilasciato le sue scuse per il folle gesto.

È molto probabile però che il francese non la passerà liscia, e che il Giudice sportivo metta mano a una punizione che rischia di essere esemplare. Non trapelano, per ora, notizie su un eventuale provvedimento disciplinare da parte della stessa società rossonera.

Di certo c’è che il Milan è sempre più in emergenza difensiva: con Zapata, De Sciglio e Bonera ai box per infortunio, e con un Armero non in forma eccellente, il pacchetto arretrato è in deficit di giocatori, e Inzaghi dovrà dare fondo a tutta la sua fantasia per presentare una difesa sufficiente nella prossima di campionato.

La Lazio invece ha vinto e convinto, e ora il morale a Formello va a gonfie vele: dopo l’ottima prova di ieri, gli uomini di Pioli hanno dimostrato che possono competere tranquillamente per un posto in Europa, e dare fastidio anche al Napoli per la conquista del terzo posto Champions.

L’aquilotto vintage tornato sulle maglie biancocelesti ha portato bene alla Lazio, che deve però fare i conti con una bruttissima tegola: il dramma di Filip Djordjevic, che entrato da poco, al momento di scoccare il tiro decisivo, cade a terra e scoppia in lacrime. Si intuisce subito che l’infortunio è molto grave. In mattinata è arrivata la diagnosi: frattura spiroide scomposta del malleolo peroneale destro.

Si annunciano tempi molto lunghi per il recupero: minimo 3 mesi. Difficilmente però l’attaccante serbo potrà tornare in campo prima della fine del campionato. Ecco quindi che la Lazio deve trovare un degno sostituto dell’ex Nantes, che finora aveva segnato 7 gol in 17 partite.

Circolano nomi su un possibile interessamento di Lotito e Tare per Pazzini, più la pazza idea Osvaldo. Il club capitolino ha ora una settimana scarsa di tempo per cercare un valido attaccante e assicurare a mister Pioli una punta di sostanza e di buon rendimento.

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