In B tira vento. Alzato dal polverone Lotito. La cadetteria si accinge stasera ad alzare il sipario sulla 26esima giornata con l’anticipo Perugia-Modena, ma a tenere banco sono ancora le dichiarazioni del patron della Lazio, esternate durante una telefonata con il dg ischitano Iodice e ora rimbalzate su tutte le pagine giornalistiche.
Il Carpi Calcio ha diramato nel pomeriggio una nota ufficiale, in cui pretende rispetto per l’intera società, per i calciatori, per i dirigenti, e soprattutto per la tifoseria che con grande passione e correttezza segue da anni la squadra emiliana.
La società della provincia modenese invita a vigilare sulla regolarità del campionato e invoca l’intervento della Procura federale, per evitare che sul campionato di B si allunghino i tentacoli di una mano superiore, che possa scompaginare le carte di una classifica molto significativa, che vede i Falconi carpigiani primi con ben 10 punti di vantaggio sul Livorno terzo.
Nel frattempo, non sembra arrestarsi la vena pubblica di Pino Iodice che, dopo la prima scossa, ha intenzione di produrre altri stravolgimenti in quello che sembra davvero il nuovo terremoto del calcio italiano.
Il d.g. ischitano ha dichiarato che quello diffuso non è l’unico audio a sua disposizione, e che il presidente biancoceleste lo ha minacciato apertamente, in caso di mancato appoggio all’attuale governance, di togliere i finanziamenti alla sua società.
Che sia sete di giustizia o vendetta personale, resta il fatto che Iodice ha buttato sul banco delle prove schiaccianti in grado di farlo saltare.
Il d.g. auspica, attraverso queste accuse circostanziate, che i membri del governo del pallone (da Tavecchio ad Abodi, da Beretta a Macalli) intervengano per fare chiarezza sulla situazione, perché «questa non è una situazione che interessa la sola Lega Pro, ma l’intero calcio nazionale». La bufera sembra appena iniziata. E non si sa quando finirà.