Scontri e incidenti a Roma: ieri il centro della Capitale è stato invaso dai tifosi olandesi del Feyenoord in trasferta per assistere all’incontro dei sedicesimi di Europa League tra i giallorossi e i vicecampioni di Olanda.
Tensione soprattutto nei pressi di Campo de’ Fiori, già centro della fervida e alcolica movida romana. Il bilancio della nottata, fatto di lanci di bottiglie contro agenti di polizia, devastazioni, risse e cariche di alleggerimento, è al momento provvisorio e vede 23 arresti e 10 fermi tra i tifosi olandesi, arrivati nel centro della Capitale decisamente ubriachi già ieri pomeriggio.
I fermati dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, aggressione e lesioni: per tutti – afferma la Questura – ci sarà il processo per direttissima.
Tra l’altro, dalle informazioni giunte alle forze dell’ordine, dei 6 mila sostenitori giunti da Rotterdam, una frangia di 300-400 persone era considerata ad alto rischio, perché sprovvista di biglietto. I tifosi olandesi si raduneranno oggi alle 15 a piazzale delle Canestre dove saranno consegnati loro i biglietti, ma la polizia teme che in molti vadano ugualmente allo stadio senza titolo d’ingresso.
In un comunicato stampa delle 22 di ieri, il Feyenoord ha criticato il piano-sicurezza della Questura di Roma. Le solite schermaglie burocratiche per smascherare, probabilmente, le proprie difficoltà di gestione del fenomeno.
Per oggi intanto l’allerta resta altissima. Le forze di polizia temono infatti che i tanti tifosi del Feyenoord decidano di andare all’Olimpico senza scorta e con un corteo proprio, causando così grosse problematiche per la sicurezza e l’ordine pubblico.
Si lavora per scongiurare i rischi di scontri sia con la polizia sia con i tifosi della Roma. Intanto, è stata disposta una zona cuscinetto con la chiusura della Curva Nord, così da lasciare un ampio spazio tra il settore ospiti e il resto dello stadio.
Non solo Antonino Speziale e Genny ‘a Carogna. Anche in giro per il resto d’Europa, ce ne sono di tifosi facinorosi. E, appena sconfinano dai loro paesi di origine e arrivano in Italia, riversano per le strade italiche la loro violenza becera e gratuita. Qualcuno li chiama hooligans, di certo non sono tifosi seri.