Anche a Milano c’è una situazione simile a quella di Firenze, in vista della partita delle 19 tra Inter e Celtic. I tifosi scozzesi sono però una tifoseria storicamente molto civile, quando emigrano dal paese d’origine: tanta birra, tanti slogan e folklore, ma sempre nel rispetto delle regole. Finora a Milano è tutto tranquillo.
Stasera si riparte dallo scoppiettante 3-3 dell’andata: sette giorni fa a Glasgow avevano segnato Shaqiri e Palacio (una miracolosa doppietta, in una stagione complessivamente scalognata), e dall’altra parte Armstrong, aut. Campagnaro, e Guidetti in pieno recupero.
Il risultato è ovviamente a tutto vantaggio dell’Inter, che può giocare col favore di due risultati finali. Al Celtic servirà invece una prova orgogliosa: una vittoria o un pari ancora più ricco di gol, per accedere agli ottavi di Europa League.
Mancini può contare sull’estro di Xherdan Shaqiri, che lunedì a Cagliari ha riposato e che si è bene inserito nei meccanismi della squadra nerazzurra. C’è attesa anche per Dodò: qualche chance per il brasiliano, anche se i favoriti sulle fasce sono Campagnaro sulla destra e Santon sulla sinistra. Indisponibili Brozovic e Podolski.
Per il Celtic invece occhio a John Guidetti, l’attaccante italo-svedese che all’andata castigò la Benamata al 91’. Griffiths pare favorito, ma l’allenatore norvegese Ronny Deila potrebbe virare sull’autore del gol che tiene ancora in piedi le speranze qualificazione degli scozzesi.
Cinque complessivamente i diffidati da una parte e dall’altra. Due quelli dell’Inter, Juan Jesus e Hernanes, con il primo probabile titolare e il secondo pronto a subentrare dalla panchina. Tra i biancoverdi scozzesi, i giocatori a rischio squalifica sono Scott Brown, Stefan Johansen e Virgil Van Dijk.
Inter (4-3-1-2): Carrizo; Santon, Ranocchia, Juan Jesus, Campagnaro; Guarin, Medel, Kuzmanovic, Shaqiri, Palacio, Icardi.
Celtic (4-2-3-1): Gordon; Matthews, Denayer, Van Dijk, Izaguirre; Brown, Biton; Armstrong, Johansen, Mackay-Steven; Griffiths.