Edimburgo è espugnata: l’Italrugby compie l’impresa nella quarta partita valida per il torneo Sei nazioni 2015 e manda al tappeto la Scozia col punteggio di 19-22.
Un inizio sofferto, quello degli azzurri, subito sotto 10-0 dopo pochi minuti, in virtù di una meta (Mark Bennet) e di due calci piazzati concretizzati da Greig Laidlaw. Sembra dover essere l’ennesimo capitombolo dei nostri, costretti a soccombere sotto le grinfie nemiche. Riusciamo, però, subito ad accorciare le distanze grazie alla meta realizzata da Joshua Furno, che ci riporta sul 10-5, prima che Laidlaw allunghi di nuovo grazie a due ulteriori punizioni e riporti la sua squadra sul 16-8. Il ritmo della Scozia è superiore e gli italiani sembrano non aver la forza di replicare.
Al 36′ minuto, tuttavia, l’episodio chiave che fa girare la partita: Kelly Haimona piazza sul palo una punizione; si forma una mischia sulla linea di fondo ed il TMO decide che è meta Italia: è 16-13, poi divenuto 16-15 grazie ad Haimona. La Scozia va in affanno, mentre noi prendiamo coraggio e cominciamo ad attaccare cercando di perforare la difesa avversaria, senza però cambiare ancora punteggio nel primo tempo.
Il secondo parziale è ad altissima intensità, con le due squadre che provano ripetutamente a scardinare il muro nemico. Al 20′ gli scozzesi ottengono un calcio di punizione che Laidlaw mette a segno: 19-15. Ma è il loro ultimo sussulto.
Finale concitatissimo e mozzafiato: all’ultimo minuto di gioco arriva la meritatissima meta italiana firmata Giovanbattista Venditti, poi concretizzata con il tiro trasformato da Tommaso Allan al 42′, precedentemente subentrato ad Haimona.
E’ gioia Italia! Dopo otto anni, riusciamo di nuovo ad espugnare il campo scozzese: il pericolo cucchiaio di legno è scongiurato! Si abbracciano tutti alla fine, consci dell’impresa e consci delle possibilità che questa nazionale ha, sebbene non porti spesso a casa il risultato. Visibilmente soddisfatto il commissario tecnico Jacques Brunel, che vorrebbe cancellare i primi venti minuti di gara, in cui i nostri uomini non sono riusciti a trovare le giuste misure per contrastare gli avversari. Ma alla fine il nostro spirito di rivalsa ha prevalso e ci ha permesso di cogliere il primo centro in quest’edizione del Sei nazioni.