Nostalgia in bianconero. Antonio Conte, attuale ct della Nazionale azzurra, si sente ancora legato ai colori juventini che lo hanno fatto diventare grande: tre scudetti consecutivi e due Supercoppe Italiane portate in pompa magna a Torino.
Tra qualche giorno il tecnico leccese tornerà ai piedi delle Alpi, allo Juventus Stadium che lo ha visto trionfare nelle ultime stagioni: l’impianto ospiterà infatti l’importante amichevole del 31 marzo tra Italia e Inghilterra.
Un test importante per saggiare la bontà degli azzurri e comincia a sfogliare la rosa del gruppo che deve ancora conquistare la matematica qualificazione a Euro2016.
In occasione della presentazione della sfida, nella Sala del Senato di Palazzo Madama a Torino, Conte ha oggi rincontrato i rappresentanti più autorevoli della società juventina, patron Agnelli e dg Marotta in primis, salutati la scorsa estate dopo la conquista del terzo tricolore di fila.
Un saluto tra vecchi amici, prima di gettarsi a capofitto nelle emozioni azzurre, in compagnia del numero uno della FIGC Sergio Tavecchio.
Conte non ha nascosto l’emozione del ritorno a Torino, celebrando l’ospitalità che da anni la città piemontese ha riservato a lui e alla famiglia.
Il tecnico ha dichiarato «Sarà una grandissima emozione tornare allo Juventus Stadium, e sono contento di tornarci con la maglia azzurra e non da avversario».
Prima di allora, ha detto l’ex allenatore della Juve, c’è la decisiva sfida del 28 contro la Bulgaria: nella trasferta di Sofia i suoi Azzurri sono chiamati a conquistare tre punti fondamentali; ma il tecnico ci tiene a non trascurare nemmeno il test match di Torino contro l’Inghilterra.
Infine, due battute sull’attuale momento del calcio italiano: «Toni? Un grande professionista, a 37 anni è ancora sulla cresta dell’onda». Sui giovani il tecnico insiste, «bisogna lavorare su di loro, farli crescere e avere pazienza».
E sulla Nazionale? «Non vedo i giocatori azzurri da 4 mesi, mi auguro che sia rimasto qualcosa e non si siano dimenticati tutto. Verratti? Sta facendo molto bene, siamo molto contenti di lui».