John Degenkolb trionfa alla Milano-Sanremo 2015: il tedesco in forza alla Giant-Alpecin alza le braccia al cielo sul traguardo di Via Roma, conquistando la prima classica-monumento della stagione. Battuti, nell’ordine, il campione uscente Alexander Kristoff (Katusha) e Michael Matthews (Orica-Green-EDGE). Quinto il primo italiano, Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida), preceduto da Peter Sagan (Tinkoff-Saxo).
La cronaca. E’ un cielo coperto, che non promette nulla di buono, quello che accoglie i corridori al foglio firma del Castello Sforzesco e alla partenza in Via della Chiesa Rossa. Lo start viene dato alle ore 10.10 e, dopo soli quattro chilometri, parte il primo tentativo di fuga. Jan Barta (Bora-Argon 18), Andrea Peron (Novo Nordisk), Sebastian Molano (Colombia) e Maarten Tjallingii (LottoNL-Jumbo) sono i primi a provarci, presto raggiunti da Tiziano Dall’Antonia e Marco Frapporti (Androni-Sidermec), Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF), Adrian Kurek (CCC Sprandi), Matteo Bono (Lampre-Merida), Julien Berard (Ag2r la Mondiale) e Serge Pauwels (MTN-Qhubeka).
Il gruppo lascia andare la fuga e gli undici in testa prendono il largo: dopo poco più di venti chilometri, ormai prossimi all’ingresso a Pavia, il vantaggio supera i 10′, per poi scendere ad 8′ al passaggio a Voghera (km 60) e 7′ al traguardo volante del Museo dei Campionissimi. Mentre comincia a piovere sempre più insistentemente sulla corsa – sulla Cipressa la pioggia è già battente da un po’ – i corridori arrivano sul Passo del Turchino: il ritardo del plotone si aggira sui 6′, ma continua a decrescere costantemente sotto l’azione dei Trek di Fabian Cancellara, della Katusha del campione uscente Alexander Kristoff e della Tinkoff-Saxo di Peter Sagan.
Fortunatamente il meteo sorride ai corridori: smette di piovere, dunque si affrontano i tre Capi sotto condizioni climatiche nettamente migliori. Sul più duro dei tre, il Capo Berta, il forcing di Matteo Bono, che continua la sua bellissima azione fino alla Cipressa, dove viene raggiunto. Qui si assiste ai primi tentativi dei BMC targati Greg Van Avermaet e degli Sky con Geraint Thomas e Ben Swift, la cui maggiore conseguenza è la messa in difficoltà di alcuni big come Kristoff, Bouhanni (Cofidis) e Cavendish (Etixx-QuickStep).
In discesa si fanno vedere Filippo Pozzato (Lampre-Merida) e Tony Gallopin (Lotto Soudal), ma sono soprattutto Geraint Thomas (Sky) e Daniel Oss (Bmc) a tentare un’azione. Il trentino molla dopo qualche chilometro, mentre il gallese riesce a rimanere in testa fino in cima al Poggio, dove un gruppetto di circa 30 unità riesce a riprenderlo.
Non si assiste a grandi attacchi sulla salita simbolo della corsa; è invece la discesa a creare suspence con la caduta che vede coinvolti Michal Kwiatkowski e Zdenek Stybar della Etixx, Philippe Gilbert (Bmc) e Gerald Ciolek (MTN Qhubeka). Rimane coinvolto anche Pozzato, che subito si rialza, ma deve rinunciare a partecipare alla fase decisiva.
Si intuisce che sarà una volata a decretare il vincitore della Classica di Primavera, come accaduto l’ultima volta che il traguardo era posto in Via Roma (Oscar Freire, 2007). Allo sprint parte forte Alexandre Kristoff che, ripresosi dalla parziale debacle sulla Cipressa, è ben pilotato da Luca Paolini. Alla sua ruota si porta un eccelso Niccolò Bonifazio, che alla sua prima Sanremo, a 21 anni, dimostra di che pasta è fatto. A spuntarla è, però, John Degenkolb, che a 26 anni da poco compiuti coglie il più prestigioso successo della carriera.
Oltre all’ottimo quinto posto del giovane Bonifazio, anche l’ottavo posto del compagno di squadra Davide Cimolai che, uniti alle buone prove di Matteo Bono e Filippo Pozzato, rendono assolutamente degna la prova dell’unica squadra WorldTour italiana, la Lampre-Merida. Soltanto settimo, infine, Fabian Cancellara (Trek), preceduto pure da Nacer Bouhanni (Cofidis).
Qui potrete rivedere il video degli ultimi 40 km di corsa.
https://www.youtube.com/watch?v=Rc6GAUHo3_E&feature=youtu.be&a
Qui in basso, invece, lo sprint finale.
https://www.youtube.com/watch?v=U8o-QrGulP4