Dopo il super anticipo di mercoledì, la serata di Serie B ha dato risultati importanti sia in vetta che in coda alla classifica.
Dopo tre sconfitte consecutive, l’Avellino di Rastelli ritrova la via della vittoria: al Partenio gli irpini battono di misura il coraggioso Modena della coppia Melotti-Pavan grazie al primo gol stagionale di Zito, al 32’. Gli irpini salgono così al quarto posto in classifica, scavalcando il Frosinone e arrivando ad appena un punto dal Vicenza terzo.
La squadra di Marino frena in trasferta: i biancorossi fanno 1-1 con la Pro Vercelli. Il risultato è firmato dai due rispettivi bomber: Marchi segna per le bianche casacche al 60’, dopo aver fallito un rigore nel primo tempo; Cocco pareggia su penalty al 70’. E la prossima settimana l’anticipo sarà proprio Vicenza-Avellino.
Il bomber dei bianconeri aggancia Granoche e Calaiò a quota 17, per quello biancorosso sedicesimo sigillo stagionale. Finale amaro per la Pro, che proprio in pieno recupero perde proprio Marchi: per lui frattura dell’avambraccio.
Si diceva del Frosinone, che inciampa 3-1 sullo sgambetto del Trapani: gli amaranto di Cosmi vanno in vantaggio con Falco al 10’, vengono raggiunti da Matteo Ciofani al 57’, ma poi mettono la freccia con Barillà quattro minuti dopo e con il rigore di Terlizzi all’81’. Per i siciliani è il quarto risultato utile consecutivo; brusca frenata invece per i ciociari.
Frena con decisione anche lo Spezia di Bjelica, che scivola allo Scida di Crotone con un secco 2-0. A decidere la gara è la doppietta di Padovan all’8’ e al 56’. Sul risultato però influiscono tanto le decisioni dell’arbitro: lo Spezia recrimina per due rigori negati e per il rosso rifilato a Migliore dopo appena 20 minuti. Un incidente che frena per ora le ambizioni dei liguri.
Risorge finalmente il Livorno targato Panucci: all’Ardenza gli amaranto superano la Virtus Lanciano con un eurogol del bulgaro Galabinov al 45’. I labronici conquistano così tre punti pesantissimi nell’economia del campionato: ora tra il terzo posto del Vicenza a 53 punti e la batteria delle seste a 50 punti, ci sono ben 6 squadre, Livorno compresa.
Anche perché un altro tonfo clamoroso è quello del Pescara, che all’Adriatico viene steso 2-3 dal Brescia, che finalmente resuscita dopo cinque turni di astinenza. Grande mattatore della serata è l’attaccante delle rondinelle Daniele Corvia, autore di una tripletta: prima, al 6’ e al 51’, riagguanta il doppio vantaggio pescarese arrivato con Memushaj al 4’ e Bjarnason al 15’, poi al 72’ firma addirittura il sorpasso bresciano.
La squadra lombarda abbandona così l’ultimo posto; il Pescara esce invece momentaneamente dalla griglia dei playoff.
Griglia in cui invece entra ufficialmente il Perugia, dopo la vittoria sulla Virtus Entella per 0-2: il trionfo perugino è firmato da Ardemagni al 35’ e Falcinelli al 77’. Per gli umbri una bella iniezione di fiducia; i liguri dal canto loro ricominciano a guardarsi le spalle.
Anche perché ora sono in tante a spingere, a iniziare dal Latina, che vincendo 3-2 col Cittadella, agguanta proprio l’Entella.
Al Francioni nerazzurri e veneti danno vita a un saliscendi di emozioni, che alla fine premia la squadra di Iuliano: dopo il vantaggio patavino di Gerardi al 20’, il Latina passa avanti con l’autogol di Signorini al 60’ e Bidaoui al 65’, nuovo pareggio giallogranata con Kupisz al 72’; sigillo finale di Dellafiore al 77’.
Torna a vincere dopo un digiuno lunghissimo la Ternana: al Liberati gli umbri matano 2-0 il Bari grazie alla doppietta di un super Ceravolo, al 63’ e al 74’. La vittoria ai rossoverdi mancava da quasi due mesi e ridà loro grande fiato; i galletti devono ricominciare la corsa ai play off.
E infine, la vittoria forse più importante in chiave salvezza la conquista il Catania di Marcolin, che sbanca Varese con un rotondo 0-3: è la prima vittoria in trasferta dei siciliani, che riaccendono le loro speranze di permanenza nella categoria. La gara è decisa da Maniero al 39’, Castro al 45’ e dall’onnipresente in zona gol Calaiò, che col gol del 64’ conquista la vetta della classifica cannonieri.