Mamma, che ne pensi di un miracolo a Frosinone? No, non c’è De Sica – anche se è nato poco lontano dal capoluogo – e neppure i Baustelle. Siamo nel cuore della Ciociaria, a cavallo di Roma e Napoli: provincia del calcio italiano, crocevia tra il Nord e il Sud del pallone.
E nella Serie B dei miracoli, dopo il fenomeno Carpi, un’altra squadra sta sbancando il tavolo dei pronostici: è appunto il Frosinone, l’altra delle piccole squadre – matricole, emergenti et similia… – che sta rendendo ancor più spettacolare e incerta la cadetteria di quest’anno.
Oltre alla banda Castori, che si avvia a chiudere in bellezza una cavalcata straordinaria verso la prima storica promozione diretta in A, anche i giallazzurri ciociari stanno viaggiando ad alta velocità in direzione della Serie A. Il derby vinto l’altro giorno col Latina – il secondo stagionale, dopo il poker dell’andata che schiantò il Francioni – ha dato ulteriore slancio ai canarini, attesi da un finale di campionato emozionante.
La squadra di Stellone rischia seriamente di giocarsi fino alla fine la possibilità del doppio salto in due anni, dalla Lega Pro al paradiso della “prima classe”: il secondo posto del Bologna è a un tiro di schioppo, e nelle sette restanti giornate al Matusa dovranno passare proprio i rossoblù e la capolista emiliana.
Ecco, il Matusa: l’affascinante, anche se obsoleto, impianto frusinate è un vero e proprio fortino inespugnabile, visto che in 18 partite giocate tra le mura amiche, Frara e compagni hanno conquistato ben 11 vittorie e 6 pareggi, perdendo una sola volta con la Ternana a dicembre.
Dei 57 punti in classifica, ben 39 – i due terzi, per capirci – sono arrivati sul terreno del Matusa, davanti a una tifoseria calorosa e sempre vicina alla squadra. La società del patron Stirpe ha messo a disposizione di mister Stellone una squadra tosta e compatta, un perfetto mix di veterani e giovani.
Dalla bandiera Zappino a capitan Frara, dagli esperti Sammarco, Gucher, Daniel Ciofani e Dionisi – bomber di stagione con 12 marcature, ai giovani emergenti Crivello, Paganini, Gori e Carlini, solo per citare i personaggi principali del film in giallazzurro, la Ciociaria sogna il salto nel calcio che conta. Sperando che presto arrivi il progetto del nuovo stadio, da anni invocato.
Sabato intanto c’è la trasferta a Livorno, mentre tra due settimane al Matusa arriverà il Carpi: i tifosi non faranno mancare il loro appoggio per inseguire un sogno chiamato A.