Un’altra prova di forza. L’ennesima in campionato; un’ottima preparazione in vista del ritorno Champions nel Principato di Monaco. La Juventus dimostra di aver smaltito la figuraccia di Parma asfaltando a domicilio la Lazio: 2-0 inequivocabile arrivato sotto una pioggia battente e contro la squadra più in forma della Serie A.
E così i precedenti stagionali tra bianconeri e capitolini vertono tutti dalla parte dei primi: due incontri, e due vittorie della regina della Serie A.
È una vittoria che avvicina ulteriormente i bianconeri alla conquista dello scudetto: il vantaggio sui biancocelesti sale a +15; domani la Roma, in caso di successo sull’Atalanta, può al massimo arrivare a -13. Un margine parecchio rassicurante, quando mancano appena 7 giornate alla fine del campionato. La Juve ha il tricolore cucito per tre quarti sul petto.
È stata una partita equilibrata, fino al vantaggio della Signora al 17’. Il gol lo segna il solito Tevez, 18esimo centro in Serie A: Arturo Vidal, tornato finalmente tonico e brillante, la spizza di testa, l’Apache si invola verso la porta sul filo del fuorigioco e batte Marchetti in uscita.
Il gol spacca la partita, e la Juve approfitta subito degli spazi concessi dalla Lazio: al 28’ Bonucci parte palla al piede e si fa 60 metri di campo senza essere contrastato. Invece di attaccarlo, i difensori laziali gli lasciano una prateria da solcare: il difensore bianconero non si fa pregare e infila con un preciso destro.
È il 2-0, e pensare che poco prima la Lazio avrebbe potuto accorciare su uno svarione di Chiellini, diventato assist involontario per Klose: tiro appena deviato da Bonucci in calcio d’angolo.
Nella ripresa Pioli inserisce Candreva al posto di Braafheid, per un atteggiamento più offensivo. Scelta abbastanza azzeccata: la Lazio cresce e si propone in modo più pimpante, la Juve si rintana dietro limitandosi a gestire il vantaggio. Poche però le sofferenze subite dai padroni di casa: giusto una punizione per un mani fuori area di Chiellini che Candreva spara centralmente trovando la deviazione di Buffon.
Comincia la girandola di sostituzioni: in vista di mercoledì, Allegri dà qualche rodaggio a Morata e richiama in panca Pirlo, ancora sotto condizione, e Vidal – standing ovation per lui. Il risultato però non cambia. Nel finale anzi la Lazio rimane pure in dieci: rosso diretto al giovane Cataldi, per un’entrataccia da dietro su Tevez.
La Juve è un rullo compressore, la Lazio si arresta anche se fa capire che per il secondo posto può giocarsela eccome: stasera però la prima della classe non ha lasciato scampo.