Tutto immutato in vetta alla Liga spagnola. Vincono sia il Barcellona che il Real, distanze immutate a 5 punti.
Come l’alfa e l’omega. All’inizio e alla fine. Luis Suarez e Lionel Messi: due nomi, stessa sentenza. Quella che ammazza il Valencia. Al Camp Nou davanti a quasi 93.000 spettatori il Barcellona di Luis Enrique stende i valenciani 2-0 di Nuno Espirito Santo, nel big match della 32esima giornata.
Nemmeno il tempo di sedersi, che i blaugrana vanno in vantaggio dopo appena 54 secondi con l’uomo del momento: dopo la superba doppietta di Parigi, Suarez marca un’altra segnatura, la sedicesima dall’inizio dell’anno solare.
Ma il Barca non domina, come ci si aspetterebbe. E invece il Valencia a uscire alla distanza e a dominare per larghi tratti del primo tempo: il Barca è visibilmente alle corde, ma gli ospiti non ne approfittano. Neppure il rigore concesso al 10’ inverte la partita: Parejo si fa ipnotizzare da Claudio Bravo. Al 33’ Paco Alcacer colpisce il palo a Bravo spiazzato: Barca pure fortunato.
Nella ripresa i blaugrana cominciano a gestire e il Valencia non si ripete. E così, dopo una ripresa di ordinaria amministrazione, il Barca cala il bis: lo marca al terzo minuto di recupero e su contropiede Messi, 35esimo gol in Liga. Ma soprattutto il numero 400 con la maglia catalana. Numeri da paura.
Il Real Madrid risponde in serata alla vittoria blaugrana. I blancos sconfiggono 3-1, ma non senza fatica, il Malaga. Bale si fa male dopo appena due minuti, e costringe Ancelotti a cambiare strategia, anche perché gli andalusi giocano forte.
Poi la Casa Blanca passa in vantaggio: al 23’ Sergio Ramos parte in sospetto fuorigioco sulla punizione di Ronaldo e insacca in tap-in. Il Malaga però non demorde con Darder e Amrabat. Il Madrid deve sudare, anche perché deve incassare l’insolito errore dal dischetto di CR7, che fallisce il penalty al 68’ guadagnato da James.
Ma è il colombiano a regalare l’agognato raddoppio due minuti dopo, dopo una bellissima combinazione con l’asso portoghese. Il Malaga poco dopo accorcia le distanze con Juanmi, e si spinge tutto all’attacco. Scelta fatale: nel recupero CR7 si fa perdonare l’errore dal dischetto e marca il suo 39esimo centro nella Liga. 3-1 finale, e ora testa al derby Champions con l’Atletico.
I colchoneros espugnano il campo del Deportivo La Coruna 1-2 grazie a un fantastico Antoine Griezmann: decisiva la doppietta de Le Petit Diable, che consente agli uomini del Cholo Simeone – oggi espulso – di consolidare il terzo posto, a tutto svantaggio proprio del Valencia sconfitto dai cugini rivali.
Non ci sono stati per fortuna scontri tra le tifoserie, dopo che il 2 dicembre scorso un furibondo scontro tra ultrà del Depor e dell’Atletico portò alla morte del tifoso Francisco José Romero Taboada.
Al 5’ l’asso francese sforna una sforbiciata spettacolare dopo l’indecisione della difesa galiziana; al 21’ nuova sbavatura dei padroni di casa e con un sinistro fulmina nuovamente Fabricio: è doppietta, e soprattutto il sesto gol in cinque partite di Griezmann, in forma decisamente smagliante.
Nella ripresa l’Atletico spreca l’inverosimile, specie nei venti minuti che intercorrono tra 52’ e 73’. Poi il finale è da brivido: Oriol Riera al 77’ regala nuovo slancio a tutto il Riazor, che comincia a segnare la remontada. Che però non si concretizza: l’assalto finale non sortisce effetti. I colchoneros fanno bottino pieno e si buttano a capofitto sul derby di mercoledì: in palio c’è ben più dell’orgoglio.