Valentino Rossi immenso. Dopo aver fatto suo il Gran Premio d’esordio in Qatar del Campionato del Mondo 2015 classe MotoGp ed essere arrivato sul podio nella seconda prova ad Austin, dopo un’incredibile gara di rimonta riesce a strappare un nuovo straordinario successo e a conquistare il Gran Premio Red Bull della Repubblica d’Argentina, sul circuito di Termas de Rio Hondo.
Una sfida entusiasmante, l’ennesima, quella del Dottor Rossi contro il resto della concorrenza. Quando ci si diverte a fare il proprio lavoro, tutto risulta più facile, anche se l’età non è più quella di un ragazzino. E’ con questo spirito che il #46, partito dall’ottavo posto in griglia, a poco a poco, posizione dopo posizione, riesce a sopravanzare in sella alla sua Yamaha fino a stabilirsi in seconda posizione. Là davanti, apparentemente imprendibile, il campione del mondo Marc Marquez. Apparentemente appunto, perché la Honda del pilota spagnolo non regge più l’asfalto come i primi giri e step by step dissipa il vantaggio sul fuoriclasse italiano, protagonista di un fast lap dopo l’altro.
Così, a quattro giri dalla fine, i due arrivano allo scontro decisivo. E’ un duello entusiasmante: di studio i primi due giri, poi la vera battaglia. Ai meno due Vale tenta il sorpasso, ci riesce; Marquez sfiora la sua ruota anteriore con la posteriore del collega e scivola. Prova a riprendere la sua moto ma non c’è nulla da fare ed è costretto al ritiro. I due rimangono sotto investigazione per qualche minuto, ma alla fine la giuria li scagiona entrambi: le immagini danno prova evidente che non si può attribuire ad alcuno la colpa per l’episodio accaduto.
Una sfida avvincente conclusa, quindi, con la passerella finale di Rossi, che siamo certi avrebbe preferito trionfare col suo avversario in pista, anziché col suo abbandono.
Valentino Rossi conquista, così, la sua ottantaquattresima vittoria della sua carriera, allungando in classifica dove ora comanda con 66 punti, sei in più di Andrea Dovizioso che porta ancora sul podio la sua Ducati ed è secondo, come nella gara d’apertura. E proprio il podio di Doha si sarebbe potuto ripetere se Cal Crutchlow non avesse superato proprio all’ultima curva il comunque bravo Andrea Iannone, che col quarto posto è comunque terzo in classifica a 40 punti. Marquez ora è dietro anche al connazionale Jorge Lorenzo.