Un finale a sorpresa al Giro dell’Appennino 2015. Ad aggiudicarsi la 76^ edizione della corsa, intitolata quest’anno alla memoria di Alfredo Martini, è lo spagnolo Omar Fraile, che vince, sul traguardo di Pontedecimo, uno sprint ristretto davanti a Stefano Pirazzi, Damiano Cunego e Franco Pellizotti.
Il via viene dato alle ore 11.15 da Novi Ligure e, dopo circa venti minuti di gara, ci provano in sette. Si tratta di Angel Madrazo (Caja Rural-RGA), Simone Andreetta (Bardiani-CSF), Marco Frapporti (Androni-Sidermec), Giorgio Cecchinel (Southeast), Jacopo Mosca (Nazionale Italiana), Alexander Rybakov (RusVelo), Giovanni Pedretti (Unieuro-Wilier), Dmitry Sokolov (Lokosphinx) e Stefan Praxmayer (Tirol).
Il gruppo lascia fare e, al chilometri 50 di corsa, i battistrada raggiungono i tre minuti di vantaggio: tra questi, lo spagnolo Madrazo va ad imporsi al primo traguardo volante, mentre dietro è la Nippo-Fantini di Damiano Cunego a condurre l’inseguimento. Il vantaggio si mantiene inalterato anche al passaggio a Pontedecimo, per poi cominciare a scendere al GPM di Crocetta d’Orero – dove il primo a transitare è ancora Madrazo – seguito dal Passo dei Giovi, dove Praxmaier anticipa gli altri. Da segnalare, intanto, una brutta caduta del colombiano Torres, che è costretto a lasciare in ambulanza.
Ma è la Bocchetta la salita simbolo della corsa ed è qui che cominciano le vere scintille. Allunga Damiano Cunego, seguito da Omar Fraile (Caja Rural-RGA) ed Edoardo Zardini (Bardiani-Csf): il veronese transita per primo sul gpm, con i due inseguitori a 16″. A un minuto un gruppetto che comprende, tra gli altri, Franco Pellizotti (Androni-Sidermec), Stefano Pirazzi e Manuel Bongiorno (Bardiani-Csf), Simone Petilli (Unieuro Wilier) ed Amets Txurruka (Caja Rural-RGA). Il più veloce sulla Bocchetta è Zardini, che impiega 22’10”: resiste, dunque, il record di Gilberto Simoni, che nel 2003 impiegò 21’54”.
In discesa Cunego e Zardini allungano, seguiti da Fraile a poco più di 30″. I due di testa vanno di comune accordo e guadagnano sul gruppetto inseguitori, che nel frattempo assorbe anche Fraile ma paga già circa 1’30” di ritardo. All’ultimo GPM è ancora Cunego il primo a transitare, ma ai meno 10 km il gruppo si ricompatta e così abbiamo al comando Cunego, Zardini, Fraile, Pellizotti, Txurruka, Petilli, Bongiorno, Pirazzi.
Negli ultimi cinque chilometri continui scatti, portati avanti, in particolare, da Damiano Cunego e dai tre uomini della Bardiani-CSF. Ma nessuno riesce ad avvantaggiarsi e così, allo sprint, è Omar Fraile ad alzare le braccia al cielo, succedendo nell’albo d’oro a Sonny Colbrelli.
La top 10: 1 Fraile 2. Pirazzi 3. Cunego 4. Pellizotti 5. Txurruka 6. Bongiorno 7. Petilli 8. Zardini 9. Shilov 10. Gabburo