Per la Roma questo 2015 si è trasformato in un calvario senza fine. L’unico aspetto, per così dire positivo, dello scorso turno di campionato, il mezzo passo falso della Lazio contro il Chievo, che non ha approfittato della sconfitta dei giallorossi a Milano contro l’Inter e capace di guadagnare soltanto un punto sui rivali cittadini. Nel frattempo il Napoli dà spettacolo e si porta a -2 dalla Roma e -3 dalla Lazio. La lotta per il secondo e terzo posto si fa sempre più avvincente. I giallorossi, è evidente, sono quelli ridotti attualmente peggio delle avversarie.
Il 2015 dei giallorossi ormai è un vero incubo. Colpa anche dei tanti infortuni e di un mercato che alla lunga si è rivelato un vero e proprio flop, ma soprattutto di un attacco che non sa più segnare.
Da un inizio stagione in cui si puntava allo scudetto, a distanza di qualche mese si rischia seriamente di non conquistare nemmeno un posto in Champions, quasi sicuro soltanto fino a poche settimane fa.
Per la Roma non arrivare nemmeno terzi sarebbe un vero e proprio fallimento.
I problemi dei giallorossi sono soprattutto nella difficoltà ad andare a rete dei suoi attaccanti. La squadra di Garcia nelle ultime diciannove partite ha segnato soltanto 18 gol, meno di 1 rete a partita, una media da retrocessione. Soprattutto se vengono rapportati ai 25 gol delle prime tredici giornate, ovvero quasi 2 gol a partita.
Per quanto rigurda i singoli, i contributi migliori sottoporta sono stati dati da Totti e Ljajicc, con sei gol per il capitano ed otto per il serbo, mentre Gervinho autore soltanto di due gol all’attivo (nove la scorsa stagione). Peggio ha fatto Iturbe, costoso acquisto della scorsa estate e autore di soltanto 1 gol in tutto il campionato. Doumbia e Ibarbo, acquisti di gennaio, zero gol a testa. Alla fine Mattia Destro, con cinque reti realizzate fino a gennaio, rimane ancora tra i migliori marcatori giallorossi della stagione.