Rebellin

Giro di Turchia, eterno Rebellin!

E’ oramai alla soglia dei quarantaquattro anni, ma Davide Rebellin sembra non sentire il peso dell’età che avanza e continua ad emozionare e vincere. In occasione della terza tappa del Giro di Turchia, la Kemer – Elmali, probabilmente la più dura dell’intera corsa, il veneto in forza alla CCC Sprandi Polkowice ha tagliato il traguardo in solitaria, sbaragliando tutta la concorrenza.

Una frazione con arrivo su un GPM di 1^ categoria, meta habitué delle ultime edizioni della corsa. Già quinto lo scorso anno, il corridore italiano ha attaccato nel tratto più duro verso Elmali, portandosi con sé il croato della Lampre-Merida Kristian Durasek. I due hanno proceduti di pari passo fino ai 150 metri finali, quando, in una volata senza storia, il nostro ha avuto la meglio per distacco. Sette i secondi di ritardo dell’atleta slavo, mente staccatissimi sono giunti tutti gli altri: il terzo classificato, l’argentino Eduardo Sepulveda (Bretagne-Seche), ha tagliato il traguardo a 50″, seguito dall’australiano Jay McCarthy (Tinkoff-Saxo)a 1’20”.

Bene altri tre azzurri: Enrico Barbin (Bardiani-CSF), sesto dopo il decimo posto di un anno fa, Daniele Ratto (UnitedHealthcare), nono, Mirko Selvaggi (Wanty-Groupe Gobert) undicesimo. Delusione dalla Astana, che ha corso in testa tutto il giorno per permettere al giovale Miguel Lopez di giocarsi la frazione, ma poi è scomparsa nel momento chiave.

Precdedentemente, erano stati in te a provare l’avanscoperta nei chilometri iniziali: Jelle Wallays (TopSport Vlaanderen – Baloise), Youcef Reguigui (MTN Qhubeka) e Pavel Brutt (Tinkoff-Saxo). I tre sono stati raggiunti poco prima dell’ascesa finale, quando è cominciato lo show di Rebellin fino al traguardo.

La classifica generale rispecchia l’ordine d’arrivo della frazione. Molte delle tappe che rimangono sono dedicate alle ruote veloci: soltanto la sesta tappa potrà scompigliare nuovamente la classifica ed impedire a Davide Rebellin di centrare l’ennesimo successo della sua interminabile carriera.

https://www.youtube.com/watch?v=z3lUaKE97Cs

Domani quarta tappa: è la Fethiye – Marmaris, di 132 km: frazione molto ondulata, ma il finale tra discesa e pianura dovrebbe favorire una fuga o ancora la volata.

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