giro d'italia 2015

Giro d’Italia 2015, le squadre [parte 3]

Soli tre giorni alla partenza del Giro d’Italia 2015, che scatterà dalla Liguria sabato 9 maggio. Mondiali.net prosegue l’avvicinamento alla Corsa Rosa con l’analisi delle formazioni al via. Dopo esserci doverosamente soffermati sulle cinque squadre italiane, due articoli (qui il primo) dedicati agli altri team presenti.

CANNONDALE-GARMIN. Ryder Hesjedal, vincitore del Giro 2012 e in cerca di una quantomeno insperata riconferma, sarà il capitano di una Cannodale-Garmin che ha definitivamente abbandonato la matrice italiana, ma che di azzurro ha ancora tre atleti all’interno del suo roster: l’esperto Alan Marangoni e i giovani Davide Villella e Davide Formolo – alla prima apparizione in un grande giro – chiamati a stare accanto al canadese, senza disdegnare, però, la possibilità di gettarsi nella mischia qualora le condizioni di gara e le gambe lo permettano. Forti uomini accanto al nordamericano saranno anche il colombiano Javier Acevedo e l’anziano del team Tom Danielson, mentre Tom Jelte Slagter cercherà di far sua una tappa collinare.

GIANT-ALPECIN. Senza Degenkolb, Kittel e Barguil, la Giant-Alpecin dovrà limitarsi a farsi notare al Giro d’Italia 2015. Lo sloveno Luka Mezgec sarà il leader per gli sprint, ma poco altro da aggiungere: gli altri dovranno necessariamente mettersi in evidenza con fughe da lontano.

KATUSHA. Sarà Ilnur Zakarin l’osservato speciale del Team Katusha al Giro d’Italia. Il venticinquenne, sorprendente vincitore del Giro di Romandia contro i vari Froome, Uran e Nibali, sarà chiamato ad una conferma anche sulle strade italiane: consapevoli che una corsa di tre settimane sarà certamente dura per lui, un segnale positivo almeno nella prima parte è doveroso aspettarselo. L’uomo di riferimento della squadra russa rimane però Luca Paolini, che a trentotto anni si è tolto la soddisfazione di vincere, quest’anno, una delle grandi classiche del nord, la Gand-Wevelgem. Al Giro avrà via libera di ritagliarsi un nuovo spazio personale in piena autonomia. Sergei Chernetckii, invece, quest’anno impostosi in una tappa al Catalogna, potrà farsi vedere nelle tappe pianeggianti, così come Sergei Lagutin e Yuri Trofimov, i due esperti della squadra.

LOTTO NL-JUMBO. Sarà Steven Kruijswijk il capitano della formazione olandese. Da anni considerato uno dei talenti emergenti del ciclismo neerlandese, il ventisettenne deve provare a dare continuità al grado di maturazione cominciato nel 2011 con un ottavo posto al Giro e lo scorso anno con una top 15 al Tour: l’obiettivo top 10, in ogni caso, non sembra affatto una passeggiata per le sue gambe. Qualche soddisfazione potrebbe giungere dalle volate di Moreno Hofland – pur se la concorrenza è tutt’altro che irrisoria – o dalla voglia di farsi apprezzare di George Bennett.

TEAM SKY. Il team britannico arriva al Giro per il colpaccio: Richie Porte, protagonista di una stagione finora perfetta, che l’ha visto vincitore alla Parigi-Nizza, al Catalogna e al Trentino, tenterà di scalzare la concorrenza e salire sul gradino più alto del podio a Milano, dove nel 2010 è già salito in maglia bianca. Se finora le tre settimane l’hanno sempre respinto, staremo a vedere se gli indubbi progressi mostrati quest’anno basteranno a dargli ragione. La squadra di certo non manca: per le montagne Mikel Nieve e Leopold Konig – uomini in grado di svolgere senz’altro il ruolo di capitani in altre formazioni – accanto ai gregari Vasil Kirienka e Kanstantin Siutsou; per le volate Elia Viviani proverà a centrare finalmente quel successo al Giro a cui è andato tante volte vicino, ma che gli è sempre sfuggito di mano. Presente anche un altro italiano, Salvatore Puccio.

TINKOFF-SAXO. Il favorito numero uno è in casa Tinkoff-Saxo e si chiama Alberto Contador. Lo spagnolo sarà al primo step di un’annata in cui vorrà tentare la storica doppietta Giro-Tour riuscita per l’ultima volta a Marco Pantani nel 1998. Finora ha fatto vedere buone cose, ma ancora non è parso quello ammirato nell’ultima annata. Al suo fianco, un gregario d’eccezione come Ivan Basso, che il Giro sa bene come lo si vince, avendo trionfato in ben due occasioni, e che quest’anno ha scelto di mettersi al servizio di altri, con la consueta umiltà che lo contraddistingue. E se il varesino non bastasse, ecco che Oleg Tinkoff ha deciso di mandare in gara anche Roman Kreuziger e Michael Rogers, due uomini su cui fare grande affidamento. Al vecchietto del gruppo Matteo Tosatto, elemento assolutamente irrinunciabile per il Pistolero,il compito di proteggere sin dal primo chilometro lo spagnolo. Presente in rosa anche un terzo italiano, Manuele Boaro.

TREK FACTORY RACING. Non avrà un uomo in grado di far classifica, sarà perciò indirizzata ai successi parziali la Trek, che potrà vantare ben quattro corridori italiani: a Giacomo Nizzolo e Fabio Felline, che hanno tutte le carte in regola per regalare e regalarsi una giornata di gloria, in virtù anche della loro ottima condizione fisica che stanno attraversando, si affiancano anche Marco Coledan ed Eugenio Alafaci.

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