Dopo aver analizzato i possibili candidati alla Maglia Rosa, approfondiamo la situazione in casa Italia: saranno 59 gli atleti che rappresenteranno i nostri colori al Giro d’Italia 2015. Da chi di loro sarà lecito aspettarsi gioie?
Le speranze di classifica sono affidate a Fabio Aru e Domenico Pozzovivo. Il sardo, freschissimo di rinnovo contrattuale – giunto stamane – con la Astana fino al 2017, arriva al Giro senza aver di fatto corso, per via in parte di una strategia di squadra che ha prediletto i ritiri in altura ed in parte per i noti problemi gastrointestinali che lo hanno afflitto alla vigilia del Trentino. Ma dopo il terzo posto dello scorso anno ed il quinto alla Vuelta davanti ad un cast di stelle, inutile nascondersi: l’obiettivo è estremamente ambizioso, è la Maglia Rosa. Il lucano, invece, reduce da uno splendido inizio di stagione, coronato da due vittorie tra Catalogna e Trentino, arriva qui con il dichiarato scopo di aggiudicarsi una tappa e di entrare in top 5, senza precludersi la possibilità, se dovessero presentarsi le condizioni, di puntare a qualcosa in più. Al fianco dei due meridionali, tanti gregari fidati: in Astana si passa dall’esperto Paolo Tiralongo al giovane Diego Rosa, senza dimenticare Dario Cataldo e Davide Malacarne; in casa Ag2R La Mondiale, invece, saranno Rinaldo Nocentini e Matteo Montaguti a supportare il nostro atleta.
Diversi gli atleti che ambiscono ad una top ten: Damiano Cunego, vincitore da semisconosciuto nel 2004, quando scalzò dai gradi di leader Gilberto Simoni, corre quest’anno con una nuova squadra, la Nippo-Fantini, dalla quale avrà meno pressione e potrà quindi gareggiare più liberamente; Franco Pellizotti guarderà sì la classifica, ma non disdegnerà quel successo parziale a cui è andato tanto vicino lo scorso anno nella tappa dello Zoncolan; stesso dicasi per il trio Bardiani-Csf formato da Edoardo Zardini, Manuel Bongiorno e Stefano Pirazzi, che vorranno continuare a progredire dopo le notevoli prestazioni dello scorso anno. Un occhio alla classifica anche per Damiano Caruso (Bmc), mentre i giovani Cannondale-Garmin Davide Villella e Davide Formolo avranno il compito di stare accanto a Ryder Hesjedal, lasciando però eventuale spazio a soddisfazioni personali.
Tanti i velocisti azzurri, che contenderanno ad Andre Greipel & co. gli arrivi allo sprint. Elia Viviani (Team Sky), Giacomo Nizzolo (Trek) e Sacha Modolo (Lampre-Merida) sono ancora alla ricerca di quella vittoria al Giro ripetutamente cercata nelle ultime annate, ma sempre sfuggita di un niente. In casa Lampre vi è poi la carta Roberto Ferrari, che invece una tappa al Giro l’ha vinta nel 2011 ed è reduce da un Turchia in cui ha dimostrato che la gamba c’è. Due le carte della Bardiani-Csf, Sonny Colbrelli e Nicola Ruffoni, così come due sono le punte della Southeast, il veterano Alessandro Petacchi e Manuel Belletti. Davide Appollonio sarà lo sprinter di riferimento della Androni-Sidermec, Daniele Colli quello della Nippo-Fantini, Matteo Pelucchi della IAM Cycling.
Ed infine gli uomini per le tappe vallonate. Diego Ulissi (Lampre-Merida) proverà a riprendersi ciò che gli è stato tolto nell’ultimo anno e a dimostrare di essere tornato uno degli uomini di riferimento del movimento ciclistico italiano. Giovanni Visconti (Movistar) vorrebbe ritornare al successo emulando la doppia impresa di due anni orsono; Enrico Battaglin, che è solito esaltarsi al Giro, dopo il doppio centro delle ultime due edizioni, tenterà il tris, magari nella sua Vicenza. Luca Paolini (Katusha) avrà meno obblighi di gregariato rispetto al passato e potrà cercare un colpo vincente, regalandosi magari una soddisfazione come quella di un paio di mesi fa alla Gand. E poi Oscar Gatto (Androni-Sidermec), Fabio Felline (Trek), Francesco Gavazzi e Mauro Finetto (Southeast), corridori in grado di lasciare il segno in questo Giro 2015.
Citiamo poi Ivan Basso. Dopo due Giri d’Italia dominati nel 2006 e nel 2010, il varesino, consapevole di non poter più competere per un posto di prestigio per via degli anni che passano, ha deciso, con grande umiltà, di mettersi al servizio di Alberto Contador. La sua esperienza, la sua generosità e la sua progressione saranno certamente utili al Pistolero per andare a caccia del Trofeo Senza Fine.
Gli altri italiani al via: Manuele Mori (Lampre-Merida); Alan Marangoni (Cannondale-Garmin); Manuele Boaro e Matteo Tosatto (Tinkoff-Saxo); Fabio Sabatini (Etixx – Quick Step); Salvatore Puccio (Team Sky); Eugenio Alafaci e Marco Coledan (Trek); Giacomo Berlato, Alessandro Bisolti, Pierpaolo De Negri, Alessandro Malaguti e Riccardo Stacchiotti (Nippo-Fantini); Marco Bandiera, Tiziano Dall’Antonia, Marco Frapporti, Simone Stortoni e Gianfranco Zilioli (Androni-Sidermec); Elia Favilli (Southeast); Enrico Barbin, Nicola Boem e Luca Chirico (Bardiani-Csf).