Alle 18:00 di ieri sera, presso lo stadio Tardini di Parma, si è giocata la gara tra Parma e Napoli valida per la trentacinquesima giornata della Serie A. Le due squadre sono scese in campo con animi certamente opposti e contrastanti : il Napoli è a caccia di punti utili per un posto che garantirebbe la Champions League, mentre il Parma è già retrocesso.
Infatti, i padroni di casa hanno vissuto un campionato molto angosciante che, causa problemi societari ha costretto la squadra al fallimento. Nonostante ciò Mister Donadoni e i suoi uomini hanno continuato a disputare seriamente ogni singola gara, mostrando grande senso di responsabilità e dignità.
Sta di fatto che ieri il Parma ha venduto cara la pelle, bloccando i partenopei sul 2-2. Nel primo tempo gli uomini di Donadoni si sono portati in vantaggio al 9′ con Palladino e dopo essere stati raggiunti al 28′ dal gol di Gabbiadini, prima della chiusura dei primi 45 minuti di gioco hanno riallungato le distanze grazie alla rete di Jorquera. Nel secondo tempo oltre a tanto nervosismo, più da parte del Napoli che del Parma, gli azzurri trovano il pareggio grazie alla perla di Mertens.
Purtroppo, come ormai il calcio italiano ci ha abituati, la gara non termina dopo i 90 minuti di gioco. Infatti a seguito di un buffetto scherzoso da parte di Mirante nei confronti di Higuain, quest’ultimo forse preso dalla troppa foga agonistica, avrebbe insultato gli avversari accusandogli del “troppo impegno” data la loro retrocessione e apostrofandoli come retrocessi e falliti.
Di certo non si sa ancora nulla, in quanto da una parte e dall’altra le versioni sono contrastanti. Cosa gravissima infatti sarebbe accusare i giocatori del Parma dello splendido lavoro che stanno facendo insieme al loro allenatore per rispettare ed onorare maglia, tifosi e campionato.
Di certezza però se ne apprende una sola, che diventa sempre più grande e angosciante e cioè l’importanza mediatica che il CALCIO sta assumendo. Nell’intervista rilasciata da Donadoni, il tecnico critica giustamente le brutte parole rivolte ai suoi giocatori ma c’è una frase che lascia comunque perplessi :
“Il futuro del Parma? Solo Dio lo sa. Ci vuole qualcuno che si metta la mano sulla coscienza e una sul portafoglio”.
Lo stesso tecnico poi ha tenuto a precisare che i calciatori hanno rinunciato a gran parte dello stipendio. Gesto nobilissimo e rispettabilissimo in se, ma se si pensa a quanto questi calciatori guadagnano annualmente e vista la condizione in cui l’Italia e le persone “normali” fuori dal mondo calcistico riversano, la domanda che viene spontanea è : ma sono questi i veri eroi o sono le persone che giornalmente fanno i salti mortali per arrivare a fine mese?
A voi la riflessione.