Da favorito numero uno, la maglia rosa Michael Matthews conquista la terza frazione del Giro d’Italia 2015, la Rapallo-Sestri Levante, precedendo allo sprint Fabio Felline e Philippe Gilbert.
Il via viene dato alle ore 13.35 e subito parte la folta fuga, composta da ben venticinque uomini, tra i quali ricordiamo gli italiani Gianfranco Zilioli (Androni-Sidermec), Luca Chirico ed Edoardo Zardini (Bardiani-Csf), Davide Malacarne (Astana), Diego Ulissi e Manuele Mori (Lampre-Merida), Francesco Gavazzi (Southeast), Davide Villella (Cannondale-Garmin), Salvatore Puccio (Team Sky) e Manuele Boaro (Tinkoff-Saxo). Tra gli stranieri, i belgi Philippe Gilbert (Bmc) e Tom Boonen (Etixx-QuickStep), gli australiani Simon Clarke (Orica-GreenEDGE) e Adam Hansen (Lotto Soudal), il polacco Maciej Paterski (CCC Sprandi Polkowice), lo spagnolo Jesus Herrada Lopez (Movistar), il russo Pavel Kochetkov (Katush) e la maglia azzurra, l’olandese Bertjean Lindeman (LottoNL-Jumbo).
I battistrada guadagnano inizialmente fino a te minuti, ma dietro la Tinkoff-Saxo controlla costantemente la situazione e li tiene a bagnomaria. Sui traguardi volanti di Torriglia e Montebruno è Gilbert il primo a transitare, mentre verso Barbagelata – dove prova a rientrare in testa Stefano Pirazzi (Bardiani-Csf, fermato però da un salto di catena – è Kochetkov ad attaccare, transitando per primo sul GPM di 2^ cat. e andando a conquistare la maglia azzurra: per lui 15″ sugli inseguitori e poco più di 30″ sul gruppo maglia rosa.
Sull’insidiosa discesa, una brutta caduta coinvolge Domenico Pozzovivo (Ag2R La Mondiale): il lucano rimane a terra diversi minuti, è soccorso dai medici ma è costretto ad abbandonare il Giro in ambulanza: il medico del Giro Giovanni Tredici parla di forte trauma facciale e cranico ma esclude, fortunatamente, gravi conseguenze, affermando che il corridore è lucido e cosciente. Il corridore viene trasportato il elicottereo all’ospedale San Martino di Genova, ma non è intubato, per cui la situazione è definita “sotto controllo”.
Intanto davanti il russo si fa raggiungere da Clarke, Hansen e Paterski ai meno dieci all’arrivo. Ma il gruppo, ormai ridotto a una cinquantina di unità in seguito ai molti saliscendi affrontati, torna compatto a soli quattro chilometri al traguardo, quando si comincia a preparare lo sprint. Sembra poter essere l’occasione di Fabio Felline (Trek), ma lo sprinter italiano deve poi arrendersi alla maglia rosa Michael Matthews (Orica-GreenEDGE), che festeggia con i colori del primato. Terzo posto per Philippe Gilbert.
Top 10: 1. MATTHEWS Michael OGE 03:33:53 2. FELLINE Fabio TFR 00:00:00 3. GILBERT Philippe BMC 00:00:00 4. LAGUTIN Sergey KAT 00:00:00 5. TIRALONGO Paolo AST 00:00:00 6. PAOLINI Luca KAT 00:00:00 7. GAVAZZI Francesco STH 00:00:00 8. BATTAGLIN Enrico BAR 00:00:00 9. SANCHEZ GIL Luis Leon AST 00:00:00 10. MONSALVE Jonathan STH 00:00:00
In virtù degli abbuoni Matthews rafforza il primato in classifica con 6″ su Simon Clarke e 10″ su Simon Gerrans e Johan Esteban Chaves, suoi compagni di squadra. A 17″ il gruppo della Tinkoff-Saxo formato da Roman Kreuziger, Alberto Contador e Michael Rogers, a 23″ quello Astana con Paolo Tiralongo, Fabio Aru e Diego Rosa.
“E’ speciale vincere una tappa al Giro indossando la maglia rosa“, sono le parole dell’australiano, che già lo scorso anno fece un’impresa simile tagliando per primo il traguardo di Montecassino con i colori del primato. Raccontando di aver svolto un sopralluogo della tappa in compagnia della squadra una settimana fa, il venticinquenne di Canberra rivela che, assieme allo staff tecnico è stata preparata la tattica sin dal mattino, mandando due corridori in fuga (Clarke e Chaves), per poi cercare la vittoria finale con lui o, in alternativa, con Gerrans. “Il Giro d’Italia finora è un sogno che diventa realtà“, conclude il corridore, che già nella conferenza stampa di ieri aveva manifestato il suo profondo legame con il nostro Paese, tanto da sceglierlo come sede per il suo matrimonio del prossimo anno.
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