Il primo arrivo in salita del Giro d’Italia 2015 ha sconvolto, come facilmente prevedibile, i quadri della classifica generale. L’Abetone, sede d’arrivo della quinta tappa con partenza da La Spezia, ha premiato il giovane Jan Polanc della Lampre-Merida, che ha concretizzato al meglio una lunga fuga partita ad inizio gara, ed Alberto Contador, che dopo soli cinque giorni di gara indossa già il simbolo del primato, la maglia rosa.
Ancora una volta sono i giovani i protagonisti di questo Giro. Dopo la splendida affermazione di Davide Formolo sul traguardo di La Spezia, quest’oggi è la volta di Jan Polanc, ventitreenne sloveno in forza all’unico team WorldTour italiano. Partito sin dal chilometri sedici assieme ad Axel Domont (Ag2r La Mondiale), Serghei Tvetcov (Androni – Sidermec), Silvan Dillier (BMC), Sylvain Chavanel (IAM), e arrivato con loro ad avere un vantaggio di ben dieci minuti, riesce a resistere alla rimonta del gruppo guidato dai Tinkoff-Saxo e dagli Astana.
Soltanto sull’ascesa finale il vantaggio crolla, ma non a sufficienza per permettere allo scalatore blu-verde-fucsia di staccare il resto della comitiva e di resistere fin sul traguardo, dove conquista quella che è senza dubbio la più importante vittoria della sua carriera. Alle sue spalle, staccato di 1’31”, Sylvain Chavanel, autore di un’ottima prova che però gli regala soltanto il piazzamento d’onore.
Ma, come spesso accade in queste occasioni, si assiste a due corse in una: i big, infatti, lasciano andare la fuga perché nessuno dei partecipanti fa davvero paura, ma decidono di darsi battaglia nei chilometri finali. E’ Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) ad attaccare quando mancano sei chilometri all’arrivo, ma i più accreditati avversari, Fabio Aru (Astana) e Richie Porte (Team Sky), non demordono e gli vanno a ruota. All’ultimo chilometro il corridore sardo, forse il meno brillante dei tre, trova la forza per sprintare e va a conquistare quattro secondi di abbuono.
Ma con il leader di stamane Simon Clarke (Orica-GreenEDGE) attardato di oltre quattro minuti, Alberto Contador può festeggiare la leadership in classifica indossando la maglia rosa. A soli 2″ Fabio Aru, a 20″ Richie Porte: i tre favoriti per la vittoria finale si trovano, dunque, già ai primi tre posti. Ancora in difficoltà Rigoberto Uran (Etixx-QuickStep), che perde altri 30″ dai migliori. Meglio di lui gli italiani Dario Cataldo (Astana), Damiano Caruso (Bmc) e Damiano Cunego (Nippo-Fantini), nonché il canadese Ryder Hesjedal (Cannondale-Garmin), ripresosi dalla giornata negativa di ieri.
Top 20 5^ tappa: 1. POLANC Jan LAM 04:09:18 2. CHAVANEL Sylvain IAM 00:01:31 3. ARU Fabio AST 00:01:31 4. CONTADOR VELASCO Alberto TCS 00:01:31 5. PORTE Richie SKY 00:01:31 6. LANDA MEANA Mikel AST 00:01:44 7. CATALDO Dario AST 00:01:53 8. TROFIMOV Yury KAT 00:01:53 9. CARUSO Damiano BMC 00:01:53 10. ATAPUMA HURTADO Jhon Darwin BMC 00:01:53 11. CUNEGO Damiano NIP 00:01:53 12. AMADOR BIKKAZAKOVA Andrey MOV 00:01:53 13. KONIG Leopold SKY 00:01:53 14. DILLIER Silvan BMC 00:01:53 15. HESJEDAL Ryder TCG 00:01:53 16. KREUZIGER Roman TCS 00:01:53 17. URAN Rigoberto EQS 00:01:59 18. NIEMIEC Przemyslaw LAM 00:02:06 19. IZAGUIRRE INSAUSTI Jon MOV 00:02:06 20. REICHENBACH Sébastien IAM 00:02:15
Top 5 classifica generale: 1 CONTADOR VELASCO Alberto ESP TCS 16:05:54 0:00 2 ARU Fabio ITA AST 16:05:56 0:2 3 PORTE Richie AUS SKY 16:06:14 0:20 4 KREUZIGER Roman CZE TCS 16:06:16 0:22 5 CATALDO Dario ITA AST 16:06:22 0:28 6 CHAVES RUBIO Johan Esteban COL OGE 16:06:31 0:37 7 VISCONTI Giovanni ITA MOV 16:06:50 0:56 8 LANDA MEANA Mikel ESP AST 16:06:55 1:01 9 FORMOLO Davide ITA TCG 16:07:09 1:15 10 AMADOR Andrey CRC MOV 16:07:12 1:18
Il vincitore dell’Abetone è euforico: ” Il giorno in cui sono arrivato al Giro ho compiuto 23 anni – racconta – questa vittoria è un regalo di compleanno fantastico. Mi sembra così strano, stento a crederci”. Ripercorrendo le fasi di gara, lo sloveno era consapevole di avere “buone gambe” e afferma: “Quando sono rimasto solo mi hanno comunicato che gli inseguitori stavano arrivando velocemente, ma quando ho sentito il vantaggio sapevo che avrei vinto”.
Il Pistolero, invece, sembra giù avere in mano la situazione: “Non mi aspettavo di indossare la Maglia Rosa ma devo dire che è sempre fantastico”. Riguardo al suo attacco, precisa: “Non era pianificato. Mi sentivo bene, mi sono guardato in giro e sono partito. Aru e Richie Porte sono forti, ma sono riuscito a staccare Urán e altri corridori, quindi sono contento della situazione dopo cinque giorni”. Infine un messaggio d’amore verso il Giro e l’Italia: “È un vero onore. Amo il Giro d’Italia, la gente e la nazione, indossare la Maglia Rosa domani sarà fantastico anche se quello che conta sarà indossarla a Milano”. “Se la dovessi perdere domani non sarebbe un problema”, conclude, ventilando l’ipotesi di poter lasciar andare via una fuga per consegnare provvisoriamente la maglia a qualcuno fuori classifica ed alleggerire, così, il lavoro dei suoi compagni.
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