Tredici anni dopo l’ultimo approdo di tappa – con sigillo di Gilberto Simoni – è Benat Intxausti a vincere a Campitello Matese. Lo spagnolo in forza alla Movistar si impone nell’ottava frazione del Giro d’Italia, con partenza da Fiuggi, arrivando in solitaria sul traguardo posto ai 900 metri d’altitudine. Alle sue spalle il connazionale Mikel Landa (Astana) e lo svizzero Sebastian Reichenbach (IAM Cycling).
Partito assieme ad altri attaccanti – l’iniziatore Steven Kruijswijk (Lotto NL Jumbo), Przemyslaw Niemiec (Lampre Merida), Branislau Samoilau (CCC), Thomas Danielson (Cannondale Garmin), Carlos Betancur (Ag2r La Mondiale), Mauro Finetto (Southeast), Sebastien Reichenbach (IAM, Kristof Vandewalle (Trek), Franco Pellizotti (Androni), Ilnur Zakarin (Katusha), Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani CSF) – sin dalle fasi iniziali di corsa, il corridore basco opera lo scatto decisivo ai piedi dell’ascesa finale, andando a riprendere chi, come Kruijswijk, aveva già tentato precedentemente di staccare tutti gli avversari.
Nullo il tentativo di Mikel Landa (Astana) di riportarsi sul connazionale, accontentandosi, così, del secondo posto. Il ventiseienne iberico, tuttavia, si rende autore di un ottimo finale che gli permette di guadagnare secondi e posizioni in classifica, trovandosi ora al quinto posto a soli 42″ dalla maglia rosa Alberto Contador. Il leader della Tinkoff-Saxo, a sua volta, ha modo di incrementare il vantaggio sugli inseguitori di 2″ – conquistati al traguardo volante – ma si mantiene a ruota degli altri big di classifica lungo tutta la salita di Campitello. Prova uno scatto Fabio Aru, invece, che però non gli permette di avere benefici in termini di tempo.
Contador, Aru, Richie Porte e Rigoberto Uran (Etixx-QuickStep) giungono al traguardo insieme, tenendo invariate le loro posizioni in classifica. Sale ancora Damiano Caruso (Bmc), che stamane ai nostri microfoni aveva detto di sentirsi bene e difatti si porta al nono posto della generale. Chiude la top ten Damiano Cunego (Nippo-Fantini), il cui general manager Francesco Pelosi ancora a Mondiali.net aveva dichiarato che ci avrebbe provato: ed infatti il veronese tenta uno scatto nel finale, ma arriva poi a chiudere a 10″ dai big.
La gioia di Benat Intxausti: “Ero in fuga con ottimi corridori – racconta – Ci sono stati molti attacchi sulla salita finale, ma il mio è quello che ha avuto successo. Cercavo una vittoria di tappa e sapevo che oggi sarebbe stata una buona occasione“. Poi parole d’amore per il Giro: “Lo amo, ora ho vinto due tappe e indossato per un giorno la Maglia Rosa”.
Giornata positiva per la maglia rosa, che ha conquistato due punti al traguardo volante: “La mia squadra stava lavorando molto bene in fronte al gruppo e ho visto l’opportunità di guadagnare due secondi al traguardo volante”. Sulla salita finale: “Sapevo che Aru e Porte avrebbero attaccato e ho risposto ai loro attacchi. Non ero a mio agio in sella, si vedeva, ma è passata la giornata e sono felice. Vado a letto con il braccio immobilizzato e devo ricordarmi dell’infortunio senza fare fare movimenti bruschi”.
Qui il video degli ultimi chilometri: http://streamable.com/evay