L’esperto Paolo Tiralongo che abbraccia il giovane Fabio Aru, commosso per il successo del suo “protettore” a San Giorgio del Sannio. Sono racchiuse tutte in quest’immagine finale le emozioni della nona tappa del Giro d’Italia 2015, che ci ha regalato attimi intensi come tali sono quelli del ciclismo, uno sport fatto di valori sinceri e condivisi.
Una vittoria stupenda, quella conquistata dal corridore siciliano, che ha avuto il via libera dalla Astana ed è andato a prendersi, al termine di una lunga fuga iniziata sin dal mattino – con all’interno, tra gli altri, un mai domo Steven Kruijswijk (LottoNL – Jumbo), secondo sul traguardo, il terzo classificato Simon Geschke (Giant-Alpecin), un finalmente attivo Carlos Betancur (Ag2r La Mondiale), Jesus Herrada (Movistar), un Ryder Hesjedal (Cannondale-Garmin) desideroso di rientrare in classifica ed il suo compagno di squadra Tom-Jelte Slagter rimasto in solitaria avanscoperta fino all’aggancio subito dal corridore italiano – la sua terza soddisfazione nella Corsa Rosa.
Una vittoria fortemente voluta dalla squadra kazaka guidata da Giuseppe Martinelli, protagonista sin dal debutto in Liguria e che ora può contare ben tre uomini nei primi cinque della generale (oltre all’italiano anche il forte Mikel Landa ed il tuttofare Dario Cataldo).
Una vittoria resa ancor più importante dal comportamento del giovane leader sardo, che ha provato in tutti i modi ad attaccare la maglia rosa Alberto Contador sul Passo Serra e, pur non riuscendo a guadagnare terreno, alla fine ha trovato la forza per tentare uno scatto nel finale che gli ha permesso di conquistare un secondo – poco, ma comunque un segnale – sullo spagnolo della Tinkoff-Saxo.
In una giornata che doveva, sulla carta, essere interlocutoria per gli uomini di classifica – tre GPM si, ma con la forte intenzione di lasciare andare la fuga, come effettivamente successo, e col pensiero già rivolto alla giornata di riposo di domani – che invece ha dato molti segnali. A cominciare dal nuovo calo di Rigoberto Uran (Etixx-QuickStep), che sembrava in ripresa, ma che ha finito per cedere altri 40″ sui tre big. Tre, perché c’è pur sempre quel Richie Porte (Team Sky) che si è finora limitato a stare a ruota, ma che non ha mai avuto attimi di vistosa difficoltà.
Ordine d’arrivo 9^ tappa: 1 Paolo TIRALONGO ITA AST 38 5:50:31 2 Steven KRUIJSWIJK NED TLJ 28 +20 3 Simon GESCHKE GER TGA 29 +23 4 Amaël MOINARD FRA BMC 33 +23 5 Jesus HERRADA LOPEZ ESP MOV 25 +23 6 Carlos Alberto BETANCUR GOMEZ COL ALM 26 +23 7 Tom Jelte SLAGTER NED TCG 26 +23 8 Kenny ELISSONDE FRA FDJ 24 +23 9 Ryder HESJEDAL CAN TCG 35 +27 10 Fabio ARU ITA AST 25 +56 11 Alberto CONTADOR VELASCO ESP TCS 33 +57 12 Richie PORTE AUS SKY 30 +57
13 Mikel LANDA MEANA ESP AST 26 +57
Top 10 classifica generale: 1 Alberto CONTADOR VELASCO ESP TCS 33 38:31:35 2 Fabio ARU ITA AST 25 +3 3 Richie PORTE AUS SKY 30 +22 4 Mikel LANDA MEANA ESP AST 26 +46 5 Dario CATALDO ITA AST 30 +1:16 6 Roman KREUZIGER CZE TCS 29 +1:46 7 Giovanni VISCONTI ITA MOV 32 +2:02 8 Rigoberto URAN URAN COL EQS 28 +2:10 9 Damiano CARUSO ITA BMC 28 +2:20 10 Andrey AMADOR BAKKAZAKOVA CRC MOV 29 +2:24
E’ comprensibilmente soddisfatto Paolo Tiralongo al termine del grande successo odierno: “Oggi la mia squadra ha lavorato alla grande. Sono entrato nella fuga giusta. Il mio lavoro doveva essere quello di aspettare i miei compagni sulla salita finale ma le cose non sono andate esattamente così – racconta – È stata una vittoria inaspettata”. Dopo il “via libera” dall’ammiraglia e dopo aver corso al massimo delle sue forze sulla salita di Passo Serra, è riuscito a tenere duro fino al traguardo, tagliato a braccia alzate.
Queste, invece,le parole del leader Alberto Contador: “Avrei preferito correre in modo più conservativo sull’ultima salita – riflette dopo aver tagliato il traguardo – ma Aru mi ha chiesto di collaborare perché Urán si era staccato. Era importante mettere del tempo tra di noi”. Nonostante il secondo perso dal sardo in volata, lo scalatore iberico si dice “contento” della sua posizione dopo nove tappe. E con il giorno di riposo previsto per domani, cercherà di recuperare dalle fatiche della prima settimana e dall’infortunio alla spalla rimediato qualche giorno fa.