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Internazionali d’Italia, Djokovic e Sharapova imperatori di Roma

Quattro su quattro. Il 2015 di Novak Djokovic non conosce limiti e così, dopo aver vinto a Indian Wells, Miami e Monte Carlo, centra il quarto successo in altrettanti Masters 1000 disputati: agli Internazionali d’Italia è ancora Roger Federer ad inchinarsi in due set, col punteggio di 64 63.

Cambia la superficie, cambiano i mesi, ma il ruolino di marcia del numero uno al mondo è semplicemente travolgente e non c’è avversario che tenga, neanche se di fronte c’è uno del calibro di Federer. Il fuoriclasse svizzero, alla quarta finale al Masters 1000 di Roma, aveva l’opportunità di centrare uno dei pochi tornei che ancora mancano al suo ricchissimo palmares, ma nulla ha potuto contro il serbo, autentica macchina da guerra.

Gioco profondo, capacità di far muovere continuamente l’avversario e colpi precisi sono i suoi punti di forza, puntualmente mostrati ai 10 mila accorsi al Centrale del Foro Italico per assistere alla migliore delle finali che si potesse auspicare. Implacabile in battuta, inoltre, dove ha concesso davvero pochi punti sulla prima al servizio, al contrario dell’elvetico che invece ha faticato a trovare colpi in grado di scardinare la difesa avversaria. Se il primo set è stato più o meno equilibrato, in discesa per il re del 2015 il secondo parziale, dove ha subito breakkato il campione di Basilea, concedendo nulla di propria iniziativa.

Il titolo in carriera è il numero 53, il Masters 1000 il numero 24, giunto alla vigilia del momento clou sulla terra rossa, quel Roland Garros che è l’unico Slam che ancora gli manca e del quale andrà all’assalto tra pochi giorni.

Tra le donne è Maria Sharapova a trionfare al Foro Italico per la terza volta. Non basta la grinta di Carla Suarez Navarro, che tiene testa alla russa per oltre metà gara. Masha cede il primo set e deve lottare duramente nel secondo, ma dal cinque pari in poi l’iberica ha un comprensibile calo che permette alla campionessa dell’est di conquistare il terzo e decisivo parziale per 6-1, aggiudicato in particolare grazie al numero differente di vincenti, 39 a 12.

Dal 2011, anno del primo successo nella Capitale, la Sharapova ha trovato nel rosso la sua superficie preferita, andando a conquistare ben dieci titoli e giungendo, così, al torneo numero 35 in carriera su 59 finali disputate.

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