Un anno fa finì a parti invertite. Stavolta invece a festeggiare è il Barcellona.
Il 23esimo titolo nella Liga arriva grazie alla vittoria in casa dell’Atletico grazie al solito Messi.
Nella 37esima giornata del campionato iberico, a -1 dall’epilogo, l’asse del titolo era tutto in gioco sui doppi binari di Madrid e Barcellona, con le due big reduci dalle semifinali di Champions entrambe ospiti.
Al Vicente Calderon arrivavano i culé di Luis Enrique; in Catalogna sponda Espanyol era di scena il Real Madrid di Ancelotti, che doveva solo vincere e sperare nel clamoroso passo falso dei blaugrana, forti prima dell’inizio delle partite del +4 in classifica.
Niente da fare: le merengue hanno sì vinto 1-0 – gol come al solito di CR7 – ma anche il Barcellona ha fatto altrettanto in casa dell’Atletico Madrid, con l’acuto anche qui consueto di Leo Messi.
I colchoneros però non hanno dato adito a favoritismi: la squadra di Simeone ha messo in difficoltà i blaugrana specie nei primi minuti e ha lottato fino alla fine, ma senza riuscire a sovvertire il pronostico.
La Pulce ha pescato dal cilindro l’ennesima perla del suo repertorio – dribbling strettissimo in area e sinistro chirurgico – battendo Oblak al 61’. Per l’argentino è stato il 41esimo sigillo stagionale. Numeri pazzeschi.
Confermati anche dall’altro mostro della Liga: Cristiano Ronaldo. Il suo 45esimo gol nella Liga però non è servito a portare il miracolo in casa merengue. Per il portoghese resta l’amara consolazione del primo posto nel Pichichi, la classifica cannonieri.
Con la vittoria sull’Atletico, invece, il Barca ha letteralmente vendicato quanto accadde un anno fa, quando la banda Simeone espugnò 0-1 il Camp Nou andando a vincere un titolo che mancava nella bacheca dell’Atletico da tempo immemore.
Ieri invece i blaugrana hanno centrato il primo obiettivo di quella che Luis Enrique ha definito «la volata verso un traguardo storico»: il triplete che solo una volta il Barca ha centrato.
Nel mirino ora c’è la Coppa del Re, il 30 maggio al Camp Nou contro l’Athletic Bilbao. E poi la finale Champions del 6 giugno a Berlino contro la Juventus.