Dopo l’eliminazione dall’Europa League, in Serie A la Viola riparte bene. Nel primo posticipo del lunedì, al Franchi Fiorentina-Parma finisce 3-0. Tris perentorio scacciacrisi.
Partita messa in discesa già al 13’, col settimo sigillo stagionale di Gonzalo Rodriguez, il difensore goleador della squadra toscana (eguagliato il capocannoniere Babacar). L’abbraccio dei giocatori con la panchina, e in particolare con mister Montella, la dice lunga sul rapporto tra allenatore e squadra, nonostante le voci mercato che riguardano il giovane tecnico campano.
Il Parma si scioglie presto, e la Fiorentina fa incetta di tiri e occasioni, trovando sulla sua strada un Mirante spesso strepitoso. Al 31’ i toscani calano il bis: corner di Mati Fernandez, Gilardino stacca di testa e segna il suo terzo gol (tutti, fra l’altro, al Franchi) dal suo ritorno in Serie A avvenuto a gennaio.
L’inizio di secondo tempo dice più Parma che Fiorentina. I ducali, apparsi con la testa altrove per tutta la prima frazione, provano a rialzare un po’ la china con Palladino, Mauri invoca una trattenuta in area da parte di Ilicic.
Poi però arriva il gol che segna ogni velleità parmense. Se lo inventa al 57’ Mohamed Salah, che salta Jorquera e piazza un destro a giro sul palo più lontani. È il 3-0 che regala un’ultima mezz’ora di tranquillità al popolo viola sugli spalti, dopo i mugugni degli ultimi tempi e la delusione europea.
Donadoni in panchina soffre, perché comunque vuole vedere l’orgoglio dai suoi, Pepito Rossi in tribuna invece scalpita e applaude i suoi compagni.
Nel finale Diamanti, subentrato all’applauditissimo Salah, coglie pure la traversa a risultato già acquisito. Ora alla Viola mancano solo Palermo e Chievo per festeggiare il quinto posto aritmetico. Il Parma invece a questo campionato non ha più nulla da chiedere: la testa è già alla B dell’anno prossimo, e a una società tuttora senza guida.