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Giro d’Italia, gruppo beffato: festeggia Nicola Boem. Porte attardato e penalizzato

Grosse emozioni nella decima tappa del Giro d’Italia 2015. Una frazione, la Civitanova Marche – Forlì, sulla carta pane per i velocisti, che invece ha regalato grandi sorprese: ad aggiudicarsela è stato Nicola Boem, che ha concretizzato al meglio una fuga composta da soli corridori italiani. In classifica generale Richie Porte perdere terreno nei confronti dei big a causa di una foratura ai meno 5 km.

Volata doveva essere, ma volata non è stata. Sembrava dovesse essere molto facile annullare il tentativo di attacco, portato avanti ad inizio gara, da parte di cinque atleti italiani. Oscar Gatto (Androni-Sidermec), Nicola Boem (Bardiani Csf), Alessandro Malaguti (Nippo-Fantini), Matteo Busato (Southeast) ed Alan Marangoni (Cannondale Garmin) evadono sin dal chilometro quattro di corsa e, nonostante un vantaggio accumulato vicino ai cinque minuti, sembrano costantemente nella morsa delle squadre degli sprinter, desiderosi di non farsi scappare quest’occasione.

Sembra, appunto, perché col passare dei chilometri il vantaggio fatica ad annullarsi e ai meno venti, complice il vento a favore, sono ancora due i minuti che separano i cinque italiani dal gruppo trainato dai soli uomini Lotto Soudal. Malaguti passa per primo sull’unica asperità prevista, Monte di Bartolo (4^ cat.), mentre i traguardi volanti di Santarcangelo di Romagna e Fano sono vinti entrambi da Gatto. Proprio quest’ultimo è lo sfortunatissimo protagonista di una foratura che lo taglia, ai meno 10, da ogni possibile sogno di gloria.

Ai meno cinque il vantaggio è ancora superiore al minuti ed è chiaro come saranno i quattro davanti a giocarsi il successo. In vista dello striscione dell’ultimo chilometro parte Alan Marangoni, il più esperto dei quattro, che sembra potercela fare, ma viene ripreso da Nicola Boem a circa duecento metri all’arrivo. Ed è proprio il venticinquenne di San Donà di Piave a condurre una volata molto lunga, ma che si rivela vincente perché non riescono nella rimonta Matteo Busato e Alessandro Malaguti, rispettivamente secondo e terzo.

Giunge a 18″ il gruppo, regolato da Giacomo Nizzolo (Trek) su Sacha Modolo (Lampre-Merida) e Andre greipel (Lotto Soudal). A chiudere la top ten, Luka Megzec (Giant-ALpecin), Nicola Ruffoni (bardiani-Csf) e Davide Appollonio (Androni-Sidermec).

Se doveva essere una giornata tranquilla per i big, non è stato affatto così per Richie Porte: il capitano del Team Sky incappa in una foratura ai meno cinque dal traguardo e, nonostante il tentativo dei suoi compagni di squadra di riportarlo in coda al gruppo, paga sul traguardo ben 47″ da Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), che mantiene la maglia rosa.

AGGIORNAMENTO: Oltre al danno, la beffa. A Richie Porte è stata inflitta una penalizzazione di 2 minuti dalla Giuria perché, in occasione della foratura, a passargli la ruota non è stato un compagno di squadra, bensì il suo connazionale Simon Clarke, appartenente ad un’altra formazione (Orica-GreenEDGE), cosa vietata secondo il regolamento dell’Uci. Un gesto di fair play si è tramutato, così, in una batosta per il tasmaniano, il cui ritardo in classifica è ora di ben 3’09” dal leader.

“Non sono state fatte ingiustizie – è il commento del direttore del Giro Mauro Vegni – È un regolamento che esiste da tanto tempo e va rispettato per la credibilità di questo sport e, in questo caso, del Giro”.

 

E’ il primo successo in quest’edizione targato Bardiani-Csf, che rompe il ghiaccio proprio come accaduto un anno fa, quando Marco Canola riuscì ad alzare le braccia dopo una fuga che sin dall’inizio sembrava spacciata. Ed è il successo di un ragazzo, Boem (tra l’altro anche la nuova maglia rossa), costantemente al servizio dei suoi compagni, che riesce a realizzare il più grande sogno che un corridore italiano possa avere sin da bambino, vincere una tappa al Giro.

Puntavamo a una vittoria di tappa a questo Giro ed è arrivata nella tappa più più improbabile“, commenta un incredulo Nicola Boem ai microfoni dopo la premiazione. “Dedico la vittoria ai miei compagni di squadra, che saranno forse più felici di me, e alla mia ragazza, Federica, che ha sempre creduto in me e mi ha incoraggiato ogni giorno durante il Giro.” Certamente per i ragazzi di Bruno e Roberto Reverberi questa vittoria sarà uno stimolo a dare ancora di più già a partire da domani.

Può sorridere perché ha distanziato uno dei suoi maggiori rivali in classifica, ma la  maglia rosa Alberto Contador preferisce comunque restare con un profilo basso: “Non è stata per niente una giornata facile“, riflette lo spagnolo, ricordando come al Giro ogni giornata possa riservare delle sorprese. “È davvero fastidioso perdere tempo in quel modo“, prosegue lo scalatore riferendosi al tasmaniano della Sky, constatando, però, come tempo e strada per recuperare ci siano ancora e niente sia stato già scritto.

Riviviamo l’emozionante finale di gara  nel video sottostante.

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