Il nuovo matrimonio tra il Milan e Carlo Ancelotti potrebbe essere celebrato presto. A una condizione: che Galliani convinca definitivamente Carletto a tornare in rossonero.
C’è infatti un “però” che pesa ancora sul destino di questa prima telenovela del calciomercato estivo: l’allenatore di Reggiolo sembra intenzionato a fermarsi un anno, dopo aver ricevuto il benservito dal Real Madrid, che ieri per bocca del presidente Florentino Perez lo ha esonerato.
Un sabbatico che, nelle volontà del tecnico, servirebbe a ricaricare le pile in vista di una nuova scintillante panchina, dopo un’esperienza che a Madrid era cominciata nel migliore dei modi, con la conquista della “Decima” Coppa Campioni e che si è conclusa proprio ieri dopo un’annata in chiaroscuro e senza trofei in bacheca.
Adriano Galliani dovrà dunque convincere “Carletto”, che resta in cima ai sogni del presidente Silvio Berlusconi. Il numero uno del Milan, impegnato nella campagna elettorale per le regionali, anche oggi ha ribadito che Ancelotti resta il candidato da lui prescelto per succedere a Inzaghi sulla panchina rossonera.
Bisognerà dunque sciogliere questo importante nodo: Galliani è a Madrid – dove tra l’altro pare stia trattando anche l’acquisto di Mario Mandzukic dall’Atletico Madrid – e cercherà in tutti i modi di convincere l’allenatore, quello con cui il Milan ha vinto la sua ultima Champions nel 2007.
L’ad rossonero però precisa che c’è anche un ideale piano B. Oltre ad Ancelotti, i preferiti restano il ct Antonio Conte e Unai Emery del Siviglia; qualche chance ancora per Maurizio Sarri dell’Empoli e Vincenzo Montella della Fiorentina.
Insomma, il Milan si prepara a trovare una guida tecnica che sappia ridare smalto al progetto di rinascita, con la possibilità di affidarsi alla fine anche a un nome poco altisonante e fascinoso, ma ricco di carisma e caratura tecnico-tattica. Il Diavolo vuole tornare grande, a iniziare dalla panchina.