Coglie uno strepitoso bis Mikel Landa al Giro d’Italia 2015: dopo lo straordinario successo a Madonna di Campiglio, il portacolori dell’Astana mette di nuovo in mostra la sua grande condizione, andando a cogliere la vittoria nella prestigiosissima Pinzolo-Aprica, 16^ tappa con cinque GPM da scalare, tra cui quel mitico Mortirolo che è stato teatro di uno show targato Alberto Contador. Crolla Fabio Aru, scavalcato in classifica dal suo compagno di squadra.
La cronaca. Corsa molto tirata sin dall’imbocco del Passo Carlo Magno previsto in avvio: la Tinkoff-Saxo vuol tenere chiusa la corsa e c’è difficoltà a dar vita alla fuga. Sul primo GPM di giornata il primo a transitare è Carlos Betancur (Ag2R La Mondiale), che prova ad accorciare la distanza nella classifica per la maglia azzurra dal leader Benat Intxausti (Movistar).
Ai piedi del secondo GPM, il Passo del Tonale, provano ad andarsene in dieci, ma il loro vantaggio non è mai superiore ai due minuti: si tratta di Ryder Hesjedal (Cannondale Garmin), Nikolay Mihaylov (CCC Sprandi), Przemyslaw Niemiec (Lampre Merida), Ruben Fernandez (Movistar), Sander Armée (Lotto Soudal), Franco Pellizotti (Androni Sidermec), Fabio Felline (Trek), David de la Cruz (Etixx QuickStep), Edoardo Zardini (Bardiani CSF) e Brent Bookwalter (BMC), a cui si aggiunge in seguito Simon Clarke (Orica-GreenEDGE).
Ruben Fernandez primo sul Tonale, mentre lungo la prima scalata all’Aprica Hesjedal, per l’ennesima volta alla ricerca di una vittoria di tappa, abbandona la compagnia del gruppo e transita per primo sul GPM, con un vantaggio di 1″ sugli ex compagno di fuga e 2″ sul gruppo maglia rosa già decimato per via della forte andatura.
Lungo la discesa il gruppo avanza inesorabilmente, ma una foratura di Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) crea scompiglio: davanti si trovano i Katusha di Yuri Trofimov e gli Astana di Fabio Aru e Mikel Landa. La maglia rosa è attardata, sfianca la squadra per provare la rimonta, ma ai piedi dello spauracchio Mortirolo il vantaggio degli azzurri è di 50″.
A Contador non resta che prendere per mano la situazione: è l’inizio di uno show che lo porta sin dal principio ad attaccare, a recuperare posizione dopo posizione, a dare spettacolo. Davanti rimangono i soli Steven Kruijwsijk (LottoNL-Jumbo) e la coppia Astana, ma il Pistolero riesce nella rimonta. In difficoltà Aru, così il giovane compagno di squadra Landa, quarto in classifica, ha il via libera dall’ammiraglia e segue il leader della generale quando quest’ultimo attacca, a ben 7 chilometri dallo scollinamento.
Davanti Contador, Kruijwsijk e Landa, dietro, a 50″, Hesjedal e Trofimov; a un minuto e mezzo la maglia bianca, che paga ancora lo sforzo sulle micidiali pendenze della salita. Nulla di clamoroso sulla successiva ed impegnativa discesa, mentre già ai piedi del secondo attacco all’Aprica è anche il terzo in classifica Andrey Amador (Movistar) a staccare un Aru in evidente difficoltà e a riportarsi su Hesjedal e Trofimov.
L’azione decisiva ai meno tre chilometri: è ancora Mikel Landa a lasciare tutti sul posto e a tagliare per primo il traguardo, a dimostrazione che il più forte in salita è proprio lui. Chapeau ad Alberto Contador che, nonostante le energie spese sul Mortirolo, coglie un ottimo terzo posto alle spalle di Kruijwsijk (nuova maglia azzurra) ed ha ancor più in pugno il Giro. Chiude settimo, davanti all’altro azzurro Damiano Caruso (Bmc), a 2’50” dal vincitore, Fabio Aru, ora terzo in una classifica nella quale deve guardarsi anche da un Amador in avvicinamento.
Se la prima posizione sembra inattaccabile, la lotta per il podio è ancora tutta da giocare e, se domani c’è tempo per rifiatare con la Tirano-Lugano, da giovedì il trittico di tappe decisive.
Ordine d’arrivo 16^ tappa:
1 Mikel LANDA MEANA ESP AST 5:02:51
2 Steven KRUIJSWIJK NED TLJ 38
3 Alberto CONTADOR VELASCO ESP TCS 38
4 Yury TROFIMOV RUS KAT +2:03
5 Andrey AMADOR BAKKAZAKOVA CRC MOV +2:03
6 Ryder HESJEDAL CAN TCG +2:10
7 Fabio ARU ITA AST +2:51
8 Damiano CARUSO ITA BMC +3:16
9 Leopold KONIG CZE SKY +3:19
10 Carlos Alberto BETANCUR GOMEZ COL ALM +3:19
11 Alexandre GENIEZ FRA FDJ +3:19
12 Jurgen VAN DEN BROECK BEL LTS +6:18
13 Maxime MONFORT BEL LTS +6:18
14 Igor ANTON HERNANDEZ ESP MOV +6:18
15 Stefano PIRAZZI ITA BAR +8:10
16 Darwin ATAPUMA HURTADO COL BMC +8:10
Classifica generale:
1 Alberto CONTADOR VELASCO Spain TCS 65:04:59
2 Mikel LANDA MEANA Spain AST +4:02
3 Fabio ARU Italy AST +4:52
4 Andrey AMADOR BAKKAZAKOVA Costa Rica MOV +5:48
5 Yury TROFIMOV Russia KAT +8:27
6 Leopold KONIG Czech Republic SKY +9:21
7 Damiano CARUSO Italy BMC +9:52
8 Steven KRUIJSWIJK Netherlands TLJ +11:40
9 Alexandre GENIEZ France FDJ +12:48
10 Ryder HESJEDAL Canada TCG +12:49
Incredulo il vincitore di Madonna di Campiglio e Aprica, che sulla strada ha conquistato i gradi di capitano in casa Astana: “Fabio mi ha dato il via libera perché non ce la faceva, avevamo tenuto un’andatura molto forte per mettere in crisi Contador – è la sua analisi di gara – Sono stato a ruota di Alberto e Kruijswijk, ma quando hanno iniziato a giocare sono partito. Sono stupito di quanto sto andando forte“. Pur ammettendo come le gerarchie all’interno del suo team siano effettivamente cambiate, precisa: “Rimaniamo un gruppo molto unito“. Infine ancora un po’ d’orgoglio per le sue prestazioni: “Oggi ho capito che è alla mia portata vincere un Giro, non so se quest’anno, tra due anni o cinque. Vedremo”, conclude.
Le impressioni di uno scatenato Alberto Contador: “Giornata molto dura, tappa incredibile“. “Il ciclismo non è matematica – avverte -ho avuto una foratura durante la discesa, Ivan Basso mi ha dato una ruota ma davanti stavano andando a tutta velocità […] È stato difficile ma io sono molto felice per il mio vantaggio in classifica”. Infine i complimenti a Mikel Landa: “Chapeau! Queste sono le tappe che la gente ricorda“.
“Ho sofferto tanto, ho tenuto duro con la testa per non sprofondare” sono invece le parole del portacolori italiano Fabio Aru, che ha ritenuto giusto che Landa potesse giocarsi le sue carte. “Sono stanco, è stato uno sforzo enorme, ora penso solo a recuperare per i prossimi giorni”.