Massimo risultato col minimo sforzo: Pescara e Bologna allungano le mani sulla finale playoff di Serie B, battendo rispettivamente 1-0 e 0-1 Vicenza e Avellino.
All’Adriatico la squadra di Oddo ottiene la terza vittoria consecutiva dopo l’arrivo in panchina dell’ex giocatore di Lazio, Milan e Lecce.
Il successo arriva nella ripresa, dopo che la prima frazione era volata via con qualche occasione da una parte e dall’altra (pericolosi in particolare D’Elia per i vicentini e il redivivo Lazzari tra i pescaresi). Stanchezza visibile nei biancazzurri specie nel primo tempo.
Dopo l’intervallo, Oddo comincia la girandola dei cambi che fa impazzire la squadra dell’ex Marino: entrano Memushaj, Sansovini e Caprari. E i neoentrati confezionano l’azione che stravolge il match: Caprari salta un avversario di tacco e imbecca il Sindaco, Vigorito lo stende: rigore ed espulsione per il portiere.
Entra Bremec, ma Memushaj dal dischetto è freddissimo: all’85’ il Pescara fa 1-0. Ora per il Vicenza al ritorno sarà molto dura.
Anche il Bologna vince 1-0, ma la vittoria vale doppio, perché ottenuta al Partenio di Avellino – stadio ostico che i felsinei non espugnavano addirittura da 34 anni.
Il gol vittoria lo marca Sansone al 24’ del primo tempo. Gli irpini sono costretti ad arrendersi dopo averci messo comunque tanto cuore, nonostante la stanchezza post 120’ di La Spezia.
L’Avellino, trascinata dall’entusiasmo scoppiettante dei suoi tifosi, ci prova sin dai primi minuti. Ma il Bologna gioca da grande squadra e al 24’ pesca sornione il gol del vantaggio: Laribi verticalizza velocemente per Sansone che sul filo del fuorigioco (le immagini evidenziano un sospetto offside) trafigge Frattali in diagonale.
La squadra di Rastelli non ci sta e comincia a tentare una reazione: Masina sfiora l’autogol al 36’, poi nella ripresa al 14’ azione concitata nell’area bolognese, concluso da una gran botta di Zito a pochi passi dalla porta e dalla super parata di Da Costa.
Il Bologna però non molla e per una volta non si fa scalfire: Delio Rossi tiene il baricentro basso per conservare fino alla fine il prezioso vantaggio. L’Avellino ci prova più con il cuore che con le gambe fino all’ultimo dei 7’ di recupero e alla fine i rossoblù tornano in Emilia con un successo preziosissimo. Martedì il ritorno.