Aru

Giro d’Italia, Fabio Aru: è un bis memorabile al Sestriere!

Quante emozioni che ci ha regalato il Giro d’Italia 2015! Sembrava dovesse essere tutto facile per la maglia rosa controllare la corsa nella temuta 20^ tappa, la Saint-Vincent – Sestriere. E invece ad Alberto Contador manca or sì soltanto la passerella di Milano per essere proclamato vincitore, ma ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per resistere all’assalto dei big. E tra big è stato un super Fabio Aru a siglare uno splendido bis: dopo l’impresa a Cervinia, il sardo dell’Astana si impone anche al Sestriere, sigillando il secondo posto in classifica generale.

Si temeva che lo spettacolo dell’ascesa alla Cima Coppi 2015, il Colle delle Finestre, potesse essere vanificato da una classifica già apparentemente chiusa da giorni. E invece è quasi accaduto l’impensabile. Ad accendere le scintille sulla mitica salita metà asfalto e metà sterrato è Mikel Landa, terzo nella generale, che dà vita ad un attacco con la chiara intenzione di far saltare il banco. E inaspettatamente Alberto Contador non chiude: lo spagnolo paga gli sforzi delle ultime estenuanti giornate e preferisce proseguire del proprio passo.

Landa arriva così a riprendere così Ilnur Zakarin (Ktusha) in fuga dalla prima ora, mentre dietro si forma un gruppetto con Fabio Aru, Ryder Hesjedal (Cannondale-Garmin), Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), Rigoberto Uran (Etixx-QuickStep). La maglia rosa è indietro: il suo ritardo supera il minuto e mezzo dalla coppia di testa. Il primo a scollinare alla Cima Coppi è Landa, ancora in lizza per la classifica dei GPM dove in testa troviamo Giovanni Visconti.

In discesa nessuna collaborazione per il corridore basco da parte del russo e così i due sono raggiunti dal drappello con il sardo, mentre Contador ancora oltre un minuto. Nella salita finale del Sestriere i due Astana vanno a tutta e alla fine è Aru a partire ai meno tre chilometri, lasciando tutti sul posto. Uran prova a rispondere, ma il Cavaliere dei Quattro Mori è imprendibile: che gioia tagliare il traguardo davanti a tutti per il secondo giorno consecutivo.

Ancora un secondo posto, proprio come ieri, per l’encomiabile Hesjedal, che pure avrebbe  meritato la vittoria, mentre chiude al terzo posto Uran. Alberto Contador è in evidente difficoltà e giunge all’arrivo dopo 2’25“: perde molto, ma il vantaggio acquisito nel corso delle tre settimane è un fortino troppo grande. E, probabilmente, i quasi tre minuti guadagnati a crono sul corridore italiano, si sono rivelati decisivi.

Domani per Alberto Contador passerella finale a Milano, ma per Fabio Aru la gioia del secondo posto nella generale, di due vittorie di tappa e la conquista della maglia bianca di miglior giovane. Gioia anche per Giovanni Visconti: la classifica degli scalatori è appannaggio del siciliano.

Aru

Ordine d ‘arrivo 20^ tappa: 
1 Fabio Aru (Astana) 5h 12′ 25″ 2 Ryder Hesjedal (Cannondale-Garmin) a 18″ 3 Rigoberto Urán (Etixx-Quick Step) a 24″ 4 Mikel Landa (Astana) a 24″ 5 Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) a 34″ 6 Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) a 2′ 25″ 7 Tanel Kangert (Astana) a 2’28” 8 Franco Pellizotti (Androni Sidermec) 9 Leopold Konig (Team Sky) 10 Diego Rosa (Astana)

Classifica generale: 
1 CONTADOR VELASCO Alberto ESP TCS 84:03:30 0:00
2 ARU Fabio ITA AST 84:05:32 2:02
3 LANDA MEANA Mikel ESP AST 84:06:44 3:14
4 AMADOR Andrey CRC MOV 84:11:49 8:19
5 HESJEDAL Ryder CAN TCG 84:13:22 9:52
6 KONIG Leopold CZE SKY 84:14:20 10:50
7 KRUIJSWIJK Steven NED TLJ 84:14:32 11:02
8 CARUSO Damiano ITA BMC 84:15:47 12:17
9 GENIEZ Alexandre FRA FDJ 84:19:30 16:00
10 TROFIMOV Yury RUS KAT 84:19:53 16:23

“C’erano così tanti tifosi che mi incoraggiavano lungo la strada che mi sembrava di essere a casa – sono le parole di un felicissimo Fabio Aru – Questa è la mia seconda vittoria di tappa in due giorni e ancora non ho realizzato cosa ho fatto, specialmente dopo tanti giorni di sofferenza. Questa vittoria è speciale“.

Per qualche attimo l’ha vista brutta Alberto Contador, ma il vantaggio accumulato finora gli ha permesso di raggiungere con serenità il suo obiettivo rosa: “Non è stata una grande tappa. Non mi sentivo bene, probabilmente a causa dello sforzo accumulato, ma sapevo di avere un buon vantaggio in Classifica Generale e ho preferito salire al mio ritmo. Non c’è mai stato un momento in cui ho pensato che la maglia fosse in pericolo, così ho mantenuto la calma”. E così ora si può festeggiare: “Questa sera mi concederò un’ottima cena, anche se devo stare attento al peso per il Tour. Questo Giro d’Italia è praticamente vinto ora, manca solo la tappa di domani, quindi sto già pensando al mio prossimo obiettivo“.

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