È un altro trionfo, per il Barcellona. Il 3-1 all’Athletic Bilbao in Coppa del Re è un’ulteriore sentenza sulla stagione con relativo messaggio alla Juve: i blaugrana vogliono il triplete.
Al Camp Nou, dopo i fischi all’inno spagnolo arrivati da entrambe le tifoserie (acerrime sostenitrici del proprio indipendentismo) il Barca conquista dunque il secondo titolo dell’annata alzando al cielo la sua 27esima Coppa del Re dopo un autentico show, guidato manco a dirlo da Leo Messi l’Alieno: l’argentino regala allo stadio e al mondo intero un’altra autentica perla della sua carriera, con annessa doppietta.
Nel finale fa festa pure Neymar (“pichichi” del torneo con 7 reti insieme a Iago Aspas), di Williams il gol della bandiera basca.
L’Athletic, nonostante un battagliero 4-2-3-1, non può nulla contro lo strapotere tecnico dei catalani. Quando poi Messi decide di giocare a pallone, non ce n’è per nessuno: al 20’ con una serpentina fantastica iniziata poco dopo il centrocampo la Pulce scarta quattro avversari uno dopo l’altro e scaglia il suo fulmineo sinistro: 1-0 e tutti a stropicciarsi gli occhi in tribuna e in tv.
Un gol che è poco definire spettacolare, e che dà il là a un autentico tiro al bersaglio verso la porta basca di Herrerìn, bravo a limitare i danni nella prima mezz’ora fuoco tutto di marca blaugrana.
Il colpo del ko arriva comunque al 36’, merito del trio delle meraviglie MSN: giocata iniziata dalla Pulce argentina, partecipazione di Suarez e gol di Neymar. Con la rete del brasiliano la premiata ditta catalana conquista il record di gol stagionali: 119 reti, meglio del trio Ronaldo-Higuain-Benzema nel 2012.
Il bottino viene incrementato nella ripresa, al 73’ grazie – ma guarda un po’ – a Messi che segna con un tocco ravvicinato in mezzo a tre difensori avversari.
Finale in assoluta scioltezza per i blaugrana, giusto in apprensione per Iniesta, uscito anzitempo poco prima al 55’ per un fastidio muscolare. Al suo posto Xavi, all’ultima apparizione nell’amato Camp Nou dopo l’addio e l’ovazione della scorsa settimana.
I baschi hanno il tempo di segnare almeno il gol della bandiera al 78’ con Williams, giusto premio dopo una partita di grande impegno e intensità. Nel finale qualche parapiglia scatenato dall’entusiasmo di Neymar, prima del fischio finale che sancisce due certezze: la Coppa del Re al Barcellona e la voglia di triplete che tutti hanno da queste parti. La Juve è avvertita: fermare Messi diventa l’imperativo categorico.