Finisce un’era al Roland Garros 2015, secondo Grand Slam della stagione in corso di svolgimento sulla terra rossa di Parigi. Il dominatore incontrastato dell’ultimo decennio, Rafael Nadal, che solo una volta aveva dovuto inchinarsi a qualcuno sulla superficie parigina (Robin Soderling nell’edizione poi vinta da Roger Federer) viene strapazzato da Novak Djokovic e dice addio al sogno della decima.
Un marziano, il numero uno del mondo, che dall’inizio della stagione sta disputando un tennis di altissimo livello senza mai cedere nelle partite importanti. Ad eccezione della sconfitta subita da Federer al Masters 500 di Dubai, infatti, il serbo ha infilato il primo Slam in Australia e ben quattro Masters 1000 consecutivi, giungendo a Parigi con l’obiettivo di centrare l’unico Major che ancora gli manca.
Non poteva certo essere questo Nadal a sbarragli la strada: troppo sbiadita la versione del maiorchino, troppo lontano dai suoi livelli accettabili che non ha mai raggiunto quest’anno: il punteggio finale parla di un 75 63 61 in poco più di due ore di gioco, ma avrebbe potuto essere ben più severo, se si pensa che Djokovic era avanti nel primo parziale per 4 a 0, prima che lo spagnolo si svegliasse e centrasse la parità. Ma di fatto è il solo primo set quello che vede un certo equilibrio; successivamente, infatti, le giocate dello slavo mandano Nadal in confusione e da lì è un calando di gioco che lo porta a cedere di schianto nel terzo set.
Con questa sconfitta Nadal, alla sua peggior stagione in carriera, scende al decimo posto nel ranking, ma potrebbe addirittura uscire dalla top ten qualora domani Tsonga riuscirà a battere Berdych,
Il quarto semifinalista è Andy Murray, che ha battuto in quattro set (76 62 57 61) lo spagnolo David Ferrer, un osso duro su questa superficie. Sarà dunque lo scozzese l’avversario di Novak Djokovic.
Niente da fare, in campo femminile, per Sara Errani. E’ ancora una volta Serena Williams, che la romagnola non esita a definire la più forte giocatrice mai affrontata, a sbarrarle la strada: 61 63 lo score finale dopo poco più di un’ora di gioco. Un torneo comunque positivo per la giocatrice azzurra, che deve purtroppo fare i conti con un tabellone che l’ha messa ancora una volta dalla parte della formidabile statunitense.
Va alla svizzera Timea Bacsinszky il quarto a sorpresa contro Alison Van Uytvanck: 64 75 il punteggio finale.