Un pauroso giro di panchine. Il valzer degli allenatori della Serie A è appena cominciato: ecco i possibili scenari.
Inzaghi e Sarri dicono addio, Zenga alla Samp. E Miha? Le situazioni più bollenti riguardano dunque le panchine di Milan, Empoli, Sampdoria e Napoli.
Oggi infatti è stato il giorno dell’addio ufficiale di Super Pippo al Milan: Filippo Inzaghi non è più l’allenatore del Diavolo. La notizia, ormai certa, ora è ufficiale. Il club rossonero ha comunicato a Inzaghi che «con grande dispiacere» è stato sollevato dall’incarico e che per la guida tecnica della squadra sono state fatte altre scelte.
In giornata Galliani ha comunicato a tutto il resto dello staff di Inzaghi che non faranno parte del nuovo progetto tecnico rossonero. Via quindi anche Mauro Tassotti, vice di Super Pippo e altra storica bandiera del club.
Al Milan sono quindi decisi a cambiare seriamente corso: dopo le indiscrezioni e suggestioni delle ultime settimane (da Ancelotti a Conte fino a Emery) il Diavolo ha scelto Sinisa Mihajlovic. Tutto è ormai pronto, dopo gli ultimi colloqui tra il tecnico, l’ad Galliani e il presidente Berlusconi. L’ingaggio dovrebbe essere annunciato per questo fine settimana, la presentazione ufficiale ci sarà la prossima settimana.
Il serbo aveva lasciato vuota la panchina della Sampdoria. Subito rimpiazzata dall’arrivo di un altro ex, Walter Zenga, sbarcato a Genova in giornata. WZ era stato portiere della Doria tra il 1994 e il 1996.
L’ex Ragno di Inter e Nazionale azzurra si è detto pronto a rituffarsi in un’avventura ricca per lui di emozioni: «Avevo tanta voglia di tornare in Italia ed essere qui a Genova dove ho vissuto due anni indimenticabili è una grande emozione. Poi prendere il posto di un amico come Sinisa Mihajlovic è anche una bella sfida».
In Italia Zenga aveva già allenato Catania e Palermo: ora c’è la possibilità di giocarsi un’occasione d’oro in uno scenario importante come l’Europa League.
Restano ancora vacanti le panchine di Napoli ed Empoli. Se dei campani si è detto già in questi giorni dopo l’addio di Benitez, della guida tecnica dei toscani si sa ancora meno, dopo che Maurizio Sarri ha deciso di andare via.
Il tecnico toscano dice basta dopo una stagione brillantissima giocata col suo Empoli, creatura plasmata in Serie B e condotta egregiamente in questo primo anno di A.
Sarri ha ricevuto anche un ricco triennale dal Cagliari, declinando però subitamente: all’allenatore non va probabilmente a genio la prospettiva di scendere in Serie B dopo tanta gavetta. I dirigenti sardi però, con Giulini e Capozucca in testa, sono pronti a tornare alla carica. Bisognerà vedere se Sarri preferirà rimanere a riposo, in attesa che magari una panchina di Serie A si liberi a stagione in corso.
Per la panchina degli azzurri toscani è corsa a tre fra Giampaolo, Rastelli e Marino (con gli ultimi due appena eliminati dai playoff di Serie B),