Serena Williams trionfa al Roland garros 2015 e conquista il suo 20° torneo del Grand Slam. E’ questo l’esito, secondo pronostico, della finale del secondo Major stagionale, disputatosi sulla superficie in terra rossa di Parigi. In un Philippe Chatrier tutto esaurito, la statunitense porta a casa la partita in tre set – 63 67 62 – contro la ceca Lucie Safarova, alzando per la terza volta il trofeo del French Open.
Una Williams non nelle migliori condizioni, come più volte le è accaduto nel torneo: regala ancora un set, il secondo, come già successo altre cinque volte nei turni precedenti. Ma la grinta della leonessa, la potenza dei suoi colpi e la tenacia con cui persegue gli obiettivi le permettono ancora una volta di avere la meglio su un’avversaria in costante ascesa nelle gerarchie del tennis.
Scorre via in soli 31 minuti il primo set, in cui la possente statunitense vola subito sul 4 a 1, prima di chiudere in scioltezza per 63. L’americana cala nel secondo parziale deve fare i conti con il prepotente ritorno della giocatrice europea, che però nulla può di fronte all’arrembaggio operato dalla numero uno al mondo nel terzo set, dominato dopo aver recuperato un break subito in apertura.
E così sono 20 i tornei di primissima fascia: Serena Williams è ormai nella storia di questa disciplina!
A contendersi la finale maschile saranno Stanislas Wawrinka e Novak Djokovic. Lo svizzero ha fermato nella giornata di ieri Jo-Wilfried Tsonga, centrando la sua seconda finale in un Major, mentre il secondo ha avuto la meglio quest’oggi su Andy Murray.
Era la continuazione del match di ieri stoppato sul 2 a 1 in favore del serbo, il quale, tornato in campo, vede assistere al prepotente ritorno dello scozzese, che infila subito un break e chiude anche il quarto parziale per 75. Ma si tratta di un fuoco di paglia perché in realtà il numero uno al mondo mantiene agevolmente il controllo del match. L’ultimo set, infatti, diventa poco più che una formalità, concluso col punteggio di 61, grazie al quale Nole tenterà domani l’assalto all’unico Slam che ancora manca alla bacheca, quello che darebbe il là al pensiero di un’impresa difficilmente attuabile nel tennis odierno, il Grand Slam.