Alla fine Juventus-Barcellona finisce 1-3, secondo Triplete Barca. Ma brava comunque, Juve: c’hai provato fino alla fine. Contro gli alieni in blaugrana era dura, ma i bianconeri sono rimasti in partita fino al 95’.
Quattro Champions in dieci anni: i più forti dall’inizio del nuovo millennio, a questo punto. Cinque le Coppe in totale: dagli olandesi Cruijff e Rijkaard ai canterani Guardiola e Luis Enrique. Una squadra al cui cospetto bisogna solo applaudire.
Eppure questa Juventus, forgiata da tre anni di Conte e perfezionata da Allegri al primo colpo e nell’anno del binomio campionato-Coppa Italia (quarto consecutivo e decima totale, ha tenuto alto l’onore del calcio italiano e l’orgoglio suo caratteristico, mettendo in campo cuore, volontà e passione.
Il grande Slam è dunque appannaggio dei catalani – unica squadra ad esserci riuscita due volte, e ormai entrata di diritto nella leggenda – ma la squadra di Allegri, uno arrivato a Vinovo tra i pomodori, è stata all’altezza del palcoscenico più importante d’Europa e ha sfiorato l’impresa in uno Juventus-Barcellona che nessuno aveva pronosticato a inizio stagione.
Peccato che la partita si sia subito complicata col gol-lampo di Rakitic al 4’: un’azione corale in pieno stile Barca concretizzata da uno degli uomini meno attesi del match.
La Juve ha barcollato, in alcuni frangenti pure paurosamente, ma piano piano si è rimessa in carreggiata, cacciando la testa fuori dal guscio e provando pure qualche conclusione, seppur velleitaria.
Dopo l’intervallo i bianconeri sono tornati in campo con una nuova verve, rischiando ancora su Messi e Suarez ma tenendo alto finalmente il baricentro. Idea azzeccata: il tacco smarcante di Marchisio per Lichtsteiner nell’azione dell’1-1 di Morata al 55’– tap in vincente dopo la respinta di Ter Stegen su Tevez – è la prova inconfutabile che in tutte le partite basta un piccolissimo episodio per sconvolgerle.
A quel punto la Juve se l’è giocata per alcuni minuti alla pari coi fenomeni del Barca, che sono apparsi scossi dal pari. Peccato che poi Tevez e Pogba non abbiano approfittato di due buoni tiri dal limite dell’area.