Un’altra serata da infarto, una sofferenza tremenda e infine l’esplosione di gioia dell’intero Dall’Ara: Bologna-Pescara, finale di ritorno dei playoff di Serie B, finisce 1-1 e regala il ritorno di A dei rossoblù.
Eppure anche stavolta i felsinei hanno fatto di tutto per complicarsi le cose: in inferiorità numerica da metà secondo tempo, gli uomini di Delio Rossi sono riusciti come si suol dire a svangarla con le stesse modalità della semifinale contro l’Avellino.
Anche lì finì con un pareggio complessivo, e con la traversa di Castaldo in pieno recupero che cristallizzò i sogni di gloria bolognesi. Ieri la storia si è ripetuta: protagonista della sfortunata traversa, stavolta, Melchiorri con un’incornata che ha fatto tenere il respiro a tutto il pubblico di casa.
Il Pescara di Oddo, mai domo, è andato vicino tanto così al sogno chiamato Serie A, ma esce a testa altissima da un doppio confronto in cui ha dato davvero tutto.
La partita era pure iniziata con la traversa, stavolta solo scheggiata, dello stesso Melchiorri al 17’ dopo una bella incursione di Brugman. Il Bologna esce dal guscio solo dopo la mezz’ora, con un calcio d’angolo che per poco Oikomonou non capitalizza.
Poi al 37’ la svolta della gara: Acquafresca mette in mezzo un cross apparentemente innocuo, Salamon interviene maldestramente e favorisce l’accorrente Sansone, che infila sotto la traversa: è il gol dell’1-0.
Nella ripresa Oddo va all’assalto inserendo due punte vere, Pasquato e Sansovini, al posto delle ali Politano e Caprari: il 4-3-1-2 dà i frutti sperati in appena un minuto. Al 10’ Sansone si fa metà campo palla al piede, ma spara addosso a Fiorillo; sul ribaltamento di fronte Melchiorri fa da torre per l’inserimento di Pasquato, l’ex dell’incontro anticipa Maietta e batte da Costa in diagonale per l’1-1.
Per il Bologna sembra l’inizio di un incubo: Cristian Pasquato aveva giocato in rossoblù nella stagione 2012-13, segnando i suoi primi due gol in Serie A, e ora è il rischio che proprio il gol dell’ex dia completamento alla riscossa pescarese.
La squadra di Delio Rossi infatti accusa il colpo e al 21’ si ritrova addirittura in dieci per l’espulsione di Mbaye (doppia ammozione) dopo un fallo sul solito Pasquato. Rossi toglie Sansone e inserisce Ceccarelli, preferendo arroccarsi in difesa, visto che il Pescara comincia il suo vero assedio.
Da Costa però prima nega il gol a Lazzari che con un colpo di testa ravvicinato al 40’ sfiora il pari, e poi ringrazia la fortuna: all’89’ Salamon incorna di testa un calcio d’angolo spedendo fuori, e soprattutto al 91’ il colpo di testa di Melchiorri si stampa sulla traversa. Il portiere brasiliano bacia il suo palo della fortuna.
Sono lui e Sansone, autore dei due gol promozione con l’Avellino e ieri sera, gli uomini che hanno regalato la quarta promozione dalla B alla A degli emiliani. Una sofferenza del genere però al Dall’Ara forse non si era mai vista.