Manca poco ormai: sta per iniziare la 44ª edizione della Copa América, il torneo continentale più vecchio al mondo. La manifestazione si svolgerà dall’11 giugno al 4 luglio in Cile.
Per la competizione, che raccoglie le squadre della CONMEBOL, la Confederazione sudamericana, le favorite sono ovviamente il Brasile e l’Argentina che cercheranno in tutti i modi di strappare il titolo ai campioni in carica dell’Uruguay di Oscar Tabarez, che quattro anni fa sconfissero in finale il Paraguay.
Le 12 squadre che partecipano arrivano in parte dai gruppi di qualificazione (10) e in parte su invito (2). Solitamente le due squadre “esterne” sono le finaliste della Gold Cup, il torneo continentale Nord Americano ma, quest’anno, a causa di mancati accordi, la scelta è ricaduta su Messico e Giamaica dopo che il Giappone prima e la Cina poi hanno declinato l’invito a partecipare.
Questa la suddivisione dei gironi e i possibili scenari.
Girone A: Cile, Messico, Ecuador, Bolivia
I padroni di casa del Cile, dopo aver ben figurato ai mondiali, puntano alla vittoria. I punti di forza sono Bravo, capitano e vincitore del triplete con il Barcellona, Vidal, leader della squadra, Mati Fernandez e Alexis Sanchez. Ci si aspetta molto anche dall’interista Medel, in ombra nel primo anno di Serie A.
Squadra molto rinnovata invece quella del Messico: tanti i neofiti della nazionale, supportati in difesa dall’esperienza del veronese Rafa Marquez. Occhio al madrileno Jimenez.
Nell’Ecuador si farà sentire tanto l’assenza di Antonio Valencia, esterno del Manchester United e uomo di punta della Tricolor.
Ha qualche speranza di passare il turno la Bolivia: la Verde di Mauricio Soria punta a rompere le uova nel paniere al resto del gruppo.
Girone B: Argentina, Uruguay, Paraguay, Giamaica
La Seleccion, insieme al Brasile, è la favorita assoluta. Dopo il secondo posto al Mondiale brasiliano, l’Argentina vuole vincere, affidando tutto all’estro e alla classe di Leo Messi, mostro con il suo Barcellona, un po’ meno con la maglia della Nazionale.
Alla Celeste, campione in carica, mancherà il giocatore forse più importante, quel Luis Suarez reduce dal Triplete col Barca, ma ancora squalificato dopo il morso a Chiellini nell’ultimo Mondiale. La squadra è comunque completa, con Cavani in avanti che può sempre far male, e può ambire a bissare il successo.
Nel Paraguay del tecnico argentino Ramon Diaz, vicecampione della Copa America, sono 3 i punti di forza, i veterani Paulo da Silva, Justo Villar e Roque Santa Cruz.
Nessuna pretesa invece per la Giamaica. I Reggae Boyz puntano a uscire a testa alta senza prendere imbarcate clamorose.
Girone C: Brasile, Perù, Colombia, Venezuela
La Selecao si presenta alla Copa America dopo il fallimento roboante del Mondiale di casa, concluso anzitempo con i 7 schiaffi firmati Germania. Dunga quindi è ansioso di riscatto: il ct lascia a casa Dani Alves e Felipe Anderson e affida tutto alle nuove stelle. La stella è Neymar, il veterano tascabile è Robinho tornato a livelli accettabili da quando è al Santos.
Il Perù è una squadra da sempre ostica. Los Incas dell’argentino Ricardo Bareca puntano a dare fastidio a Brasile e Colombia per il passaggio ai quarti di finale.
La Colombia, appunto: i Cafeteros sono fra le altre pretendenti alla vittoria finale. Un parco attaccanti da far paura, con Falcao, James Rodriguez e un Carlos Bacca definitivamente esploso quest’anno col Siviglia.
Infine il Venezuela, formazione materasso di questo girone. I Vinotintos di Noel Sanvincente sono considerata la più scarsa delle squadre della Conmebol e hanno dalla loro il triste record di non essersi mai qualificati per un Mondiale.
La squadra vincitrice di questa Copa America parteciperà alla Confederations Cup del 2017 in Russia. La partita inaugurale, come da tradizione, vedrà protagonista la squadra di casa: domani alle 20.30 nella capitale Santiago la Roja di Jorge Sampaoli affronterà l’Ecuador del ct Quinteros.
Tutte le partite della competizione saranno trasmesse in diretta da Gazzetta TV che ne ha acquisito i diritti.