Sabato 4 luglio si alzerà ufficialmente il sipario sul Tour de France 2015. A pochissimo dalla Grand Depart da Utrecht, dunque, è giunto il momento di analizzare una ad una le squadre che vi prenderanno parte.
AG2R LA MONDIALE. Reduce da un magnifico Tour 2014, concluso con il podio del veterano Jean Christophe Peraud e con il sesto posto del talentuoso Romain Bardet, la squadra francese difficilmente potrà ripetere tale exploit, ma ha tutte le carte in regola per far bene. In particolare il più giovane dei due capitani cercherà di inserirsi in un’ipotetica lotta per il podio se uno dei Best 4 si dimostrerà non all’altezza. Occhio anche a Jan Bakelants e a Christophe Riblon, protagonisti già in passato in Francia e desiderosi di mettersi di nuovo in luce.
Formazione: Alexis Vuillermoz, Mikael Cherel, Ben Gastauer, Damien Gaudin, Johan Vansummeren, Jean-Christophe Péraud, Romain Bardet, Jan Bakelants, Christophe Riblon.
ASTANA. Una delle formazioni cardine della Grande Boucle, che ha in Vincenzo Nibali non soltanto il campione uscente, ma anche uno dei quattro maggiori candidati ad arrivare in giallo a Parigi. A scortare lo Squalo in questa nuova avventura francese, una squadra competitiva su ogni fronte, pronta ad aiutarlo tanto nelle tappe in salita – Jakob Fuglsang, Rein Taramae e Michele Scarponi in particolare – quanto in quelle di pianura, dove fondamentali saranno Andriy Grivko, Dmitriy Gruzdev, Lieuwe Westra e Lars Boom, con gli ultimi due che cercheranno di emulare l’indimenticabile tappa del pavé di dodici mesi fa, quando Nibali diede una grande prova di forza. Manca, tra i nove, il fido scudiero del siciliano, Alessandro Vanotti, per la cui assenza il siciliano ha già espresso la sua contrarietà.
Formazione: Vincenzo Nibali, Michele Scarponi, Dmitriy Gruzdev, Lieuwe Westra, Jakob Fuglsang, Lars Boom, Rein Taaramäe, Tanel Kangert, Andriy Grivko.
BMC RACING TEAM. Con l’ambizione di guastare la festa ad uno dei quattro favoriti, Tejay Van Garderen, forte di una condizione davvero buona, messa in luce nel corso dell’ultimo Delfinato concluso al secondo posto, sarà il capitano di una BMC che potrà contare anche sugli spunti d’attaccante di Greg Van Avermaet e Daniel Oss, su forti passisti come Rohan Dennis e Manuel Quinziato e sull’esperienza in salita di Samuel Sanchez.
Formazione: Tejay Van Garderen, Greg Van Avermaet, Manuel Quinziato, Samuel Sanchez, Rohan Dennis, Michael Schar, Daniel Oss, Damiano Caruso, Danilo Wyss.
CANNONDALE-GARMIN. Formazione a due punte, quella statunitense, per il Tour de France. Saranno infatti Daniel Martin ed Andrew Talansky gli uomini deputati a far classifica: in particolare il secondo, reduce da un cocente ritiro forzato dodici mesi fa. In più, un Ryder Hesjedal che, indomabile al Giro fino all’ultimo giorno, tenterà di aiutarli e di provare a lasciare personalmente il segno. Obiettivo vittoria di tappa per Ramunas Navardauskas e Sebastian Langeveld. Nessuno degli italiani in rosa sarà della partita.
Formazione: Daniel Martin, Andrew Talansky, Ryder Hesjedal, Ramunas Navardauskas, Jack Bauer, Nathan Haas, Dylan Van Baarle, Sebastian Langeveld, Kristijan Koren.
ETIXX – QUICKSTEP. Un team completo sotto tutti i punti di vista, quella belga guidata da Patrick Lefevere. Il faro sarà Mark Cavendish, il quale cercherà di ottenere il massimo dalle (poche) volate previste, col fido Mark Renshaw a fargli da ultimo uomo nel treno. Matteo Trentin lavorerà per il britannico, ma sarà pronto a giocarsi le sue chanches – come già accaduto in passato – per gli arrivi più impegnativi, così come Zdenek Stybar, che assieme al campione del mondo Michal Kwiatkowski sarà il capitano per i finali adatti a scattisti (come sul muro di Huy o sul muro di Bretagne, per esempio). Tony Martin sarà la locomotiva che lavorerà molto per la squadra, puntando a vincere la cronometro di apertura e ad indossare la prima maglia gialla, mentre Rigoberto Uran sarà l’uomo da classifica: obiettivo del colombiano sarà riscattarsi dopo un Giro d’Italia sottotono.
Formazione: Michal Kwiatkowski, Mark Cavendish, Tony Martin, Zdenek Stybar, Mark Renshaw, Rigoberto Uran, Matteo Trentin, Michal Golas, Julien Vermote.
FDJ. Terzo lo scorso anno, Thibaut Pinot è probabilmente il quinto incomodo nella lotta finale: il percorso con tanti chilometri in salita e pochissima cronometro gli si addice in pieno, per cui a lui l’onere di provare a rendere dura la vita agli avversari. In squadra anche Arnaud Demare, uomo in grado di fare la differenza sulle volate più ristrette e sui finali mossi, ed Alexandre Geniez, che bene ha fatto nell’ultima Corsa Rosa e potrà essere un valido aiuto a Pinot.
Formazione: Thibaut Pinot, Alexandre Geniez, Jérémy Roy, Benoît Vaugrenard, Steve Morabito, Sébastien Chavanel, William Bonnet, Matthieu Ladagnous, Arnaud Démare.
GIANT – ALPECIN. Assente una delle grandi stelle del panorama delle ruote veloci, Marcel Kittel, la ex Argos-Shimano ha due importanti leader: Warren Barguil, alla sua prima esperienza al Tour, spera di lasciare subito il segno come già fatto alla Vuelta, magari entrando in una top 10 che sarebbe un gran bel risultato, a 23 anni d’età; John Degenkolb, grande protagonista della stagione delle Classiche – trionfo a Sanremo e Roubaix – cercherà di imprimere la sua impronta anche alla Grande Boucle: oltre a un successo di tappa, la maglia verde potrà costituire per lui un più che valido obiettivo. Con Tom Dumoulin, infine, la Giant spera di poter far sua la maglia gialla nella giornata inaugurale perché la crono individuale di 14 km è pane per i denti del passista olandese.
Formazione: Warren Barguil, Roy Curvers, John Degenkolb, Tom Dumoulin, Simon Geschke, Georg Preidler, Ramon Sinkeldam, Albert Timmer, Koen de Kort.
IAM CYCLING. Attualmente fanalino di coda della classifica WorldTour, la IAM Cycling farà affidamento, in ottima classifica, sul francese Jerome Coppel e sullo svizzero Mathias Frank: difficile ipotizzare un piazzamento in top 10 per la concorrenza a dir poco agguerrita, per cui non si disdegneranno le vittorie parziali, magari con gli stessi corridori già citati, oppure sfruttando le buone doti dell’ex recordman dell’ora Mathias Brandle.
Formazione: Matthias Frank, Jarlinson Pantano, Matthias Brandle, Sylvain Chavanel, Martin Elmiger, Reto Hollenstein, Marcel Wyss, Jerome Coppel, Stef Clement.
KATUSHA. Squadra estremamente competitiva, quella russa. Joaquin Rodriguez farà classifica, sebbene l’obiettivo podio non sia affatto semplice da conquistare: se le cose non dovessero andare come da lui sperato, la conquista della maglia a pois, già tentata inutilmente lo scorso anno, potrebbe essere un buon ripiego. Vittorie di tappa e, perché no, maglia verde, saranno l’obiettivo di un Alexandre Kristoff che ormai da un anno ha assunto una dimensione davvero internazionale: alle ben diciotto vittorie ottenute in questa stagione, spera di poterne aggiungere delle altre. Accanto ai due leader, tanti uomini di qualità: da Tiago Machado, Alberto Losada e Giampaolo Caruso, che correranno in appoggio al primo, si affiancano Marco Haller, Dimitry Kozonchuk, Luca Paolini e Jacopo Guarnieri in appoggio al secondo.
Formazione: Joaquim Rodriguez, Alexander Kristoff, Tiago Machado, Marco Haller, Jacopo Guarnieri, Alberto Losada, Dimitry Kozonchuk, Luca Paolini, Giampaolo Caruso.
LAMPRE – MERIDA. Unica formazione italiana presente, la Lampre-Merida avrà in Alberto Rui Costa la carta da giocare per la generale: il portoghese è uscito in buona condizione dal Giro del Delfinato e si presenta con buoni propositi in Olanda. Buon risultato sarebbe un piazzamento in top 10, il massimo in top 5: di più, onestamente pare improbabile. Per le volate si farà affidamento su Davide Cimolai, giovane arrembante che quest’anno sta dimostrando tutto il suo valore (prova ne sono i successi al Laigueglia e ad una frazione della Parigi-Nizza). Per le tappe vallonate si punterà su Filippo Pozzato, ancora a corto di vittorie, mentre tanta fatica spetterà agli altri componenti della squadra: dall’italiano Matteo Bono agli spagnoli Rafael Valls Ferri e Ruben Plaza Molina, dal croato Kristijan Durasek al portoghese Nelson Oliveira, fino all’esperto colombiano Jose Serpa Perez.
Formazione: Alberto Rui Costa, Nelson Oliveira, Davide Cimolai, Matteo Bono, Filippo Pozzato, José Serpa, Rafael Valls, Ruben Plaza, Kristijan Durasek.
LOTTO SOUDAL. Formazione incentrata sulla potenza allo sprint di Andre Greipel, plurivincitore di tappe al Tour, sui corridori da Classiche Tony Gallopin e Tim Wellens, che ben potranno comportarsi nei primi dieci giorni di gare, nonché sui tuttofare Lars Bak e Adam Hansen. Non sarà al Tour, dopo diversi (deludenti) anni, Jurgen Van Den Broeck, così la squadra belga non avrà un vero uomo da classifica, se non Thomas De Gendt capace sì di arrivare in passato sul podio del Giro, ma oramai da qualche stagione in evidente flessione.
Formazione: André Greipel, Marcel Sieberg, Greg Henderson, Jens Debusschere, Tony Gallopin, Tim Wellens, Thomas De Gendt, Lars Bak, Adam Hansen.
LOTTO NL – JUMBO. Chiaramente votati all’attacco, gli olandesi, con più punte pronte a giocarsi le rispettive chances in classifica: dal giovane Wilco Kelderman ai più esperti Robert Gesink e Laurens Ten Dam, fino a Steven Krujswijk, che all’ultimo Giro ha destato davvero una bella impressione, curando classifica e rendendosi protagonista in tutte le ultime impegnative frazioni. A Sep Vanmarcke il compito di cercare un successo nella prima parte di Tour.
Formazione: Robert Gesink, Wilco Kelderman, Laurens ten Dam, Steven Kruijswijk, Sep Vanmarcke, Bram Tankink, Tom Leezer, Jos van Emden, Paul Martens.
Clicca qui per la seconda parte.